Fca sottotono in Borsa: tornano voci su dossier su vendita Magneti Marelli, deal con KKR a un passo?
Per Fiat Chrysler Automobiles (Fca) tornano in primo piano i rumors sulla cessione della controllata Magneti Marelli al fondo KKR, con un accordo che sarebbe sempre più a portata di mano. A rilanciarle ieri l’agenzia Bloomberg, secondo la quale Calsonic Kansei, produttore giapponese di ricambi per auto di proprietà di KKR, e il gruppo guidato da Mike Manley avrebbero raggiunto un accordo di principio sul prezzo e potrebbero annunciare l’accordo entro fine mese. Sempre secondo quanto rivelato da Bloomberg, che cita fonti vicine alle trattative, Magneti Marelli sarebbe stato valutato 5,5 miliardi di euro (debito incluso). A Piazza Affari Fca non si scalda: il titolo cede oltre l’1,5% e non riesce ad agganciare la soglia di 15 euro.
Il condizionale rimane d’obbligo fintanto che non verrà formalizzata nei dettagli l’operazione. I colloqui potrebbero, infatti, essere accantonati prima che venga raggiunto un accordo definitivo sui dettagli. Se l’operazione andasse in porto rappresenterebbe il primo grande passo per il nuovo ceo Mike Manley, nominato lo scorso luglio dopo la scomparsa di Sergio Marchionne. Quest’ultimo aveva portato avanti il progetto di scorporo per la controllata della componentistica per il settore auto, avviando poi la quotazione. Senza un accordo sul prezzo, si tornerebbe sulla strada dello spin-off che è stato approvato dal consiglio di amministrazione di Fca lo scorso aprile. Non si deve però tralasciare una questione fondamentale: lo scenario è mutato, con le condizioni di mercato che sono peggiorate negli ultimi mesi. Le tensioni sul fronte commerciale e i profit warning lanciati dai big del settore auto (tra cui la stessa Fca) hanno minato la fiducia nel comparto.
Con 7,9 miliardi di euro di fatturato nel 2016, circa 43.000 addetti, 85 unità produttive, 15 centri R&D, Magneti Marelli è presente in 20 Paesi (Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Turchia, Stati Uniti, Messico, Brasile, Argentina, Cina, Giappone, India e Malesia. Se le nozze con Calsonic venissero celebrate si darebbe vita a un gruppo con oltre 17 miliardi di dollari di ricavi annui e 65mila dipendenti tra Tokyo e Milano.
A inizio ottobre Mike Manley ha formalizzato la sua squadra. Pietro Gorlier lascia la guida di Magneti Marelli e diventa il capo della divisione Emea (Europa Medio Oriente e Africa). Gorlier assume un ruolo chiave e prende il posto di Alfredo Altavilla, che si è dimesso a luglio. Nella girandola di nuove nomine Ermanno Ferrari è stato nominato, invece, ceo di Magneti Marelli.
Per Fca si avvicina la prova dei conti
Per Fca si avvicina intanto il test dei conti. Ieri la società ha comunicato il calendario finanziario, con risultati del terzo trimestre che verranno pubblicati il 30 ottobre. Gli analisti di Mediobanca Securities si attendono un Ebit in aumento del 10% annuo nel penultimo trimestre dell’anno rispetto al +7% delle stime di consensus e si aspetta buoni riscontri sostenuti da forti volumi nell’area Nafta che dovrebbero più che compensare la performance più debole di Maserati. Non sono attesi cambi alla guidance 2018, già rivista in coincidenza con la diffusione dei conti del secondo trimestre.