Fca- Renault: per alcuni un eroe, per altri un perdente, John Elkann cerca l’appoggio della famiglia
Il clan Agnelli-Elkann, una famiglia allargata di oltre 100 discendenti di Giovanni Agnelli, fondatore della Fiat, è al fianco di John Elkann. Lo conferma il WSJ citando familiari e fonti vicine al gruppo automobilistico. Sulla scia dei colloqui falliti di fusione con Renault – che potrebbero riaprirsi secondo le ultime indiscrezioni – John Elkann, presidente di Fiat Chrysler Automobiles e rampollo della famiglia Agnelli, si aggrappa ad un baluardo fondamentale: la sua famiglia.
Elkann-Agnelli: la famiglia a fianco di John Elkann
Molti membri della famiglia si sono riuniti la scorsa settimana per la riunione annuale della società di investimento di famiglia, Giovanni Agnelli BV. Elkann, che ha assunto la guida 15 anni fa, ha confermato che la Fiat Chrysler rimane alla ricerca di un possibile partner, ma che l’azienda è abbastanza forte per sopravvivere da sola, secondo le persone presenti all’incontro. Circa 50 membri della famiglia hanno partecipato alla riunione, che è stata programmata prima che Fiat Chrysler proponesse di fondersi con Renault. Dopo esser uscito dall’ombra con la morte improvvisa lo scorso anno del CEO Sergio Marchionne, il giovane Elkann ha portato avanti il suo obiettivo a lungo termine per la famiglia: diversificare la sua ricchezza al di là dell’industria automobilistica. John Elkann è presidente e amministratore delegato della Exor, quotata in borsa, di cui la famiglia Agnelli-Elkann detiene una partecipazione del 53% attraverso la Giovanni Agnelli BV, per un valore di quasi 8 miliardi di euro. Exor possiede il 29% di Fiat Chrysler, asset di maggior rilievo. La holding possiede inoltre quasi un quarto della Ferrari.
Fca- Renault: la reputazione di John Elkann
“Fiat Chrysler non è mai stata più forte di oggi….e come Exor siamo sempre alla ricerca di modi per migliorare e costruire le nostre aziende”, ha detto Elkann. Nell’ambito del fallito progetto di fusione con Renault, Fiat Chrysler avrebbe pagato ai suoi azionisti un dividendo speciale di 2,5 miliardi di euro per allineare il suo valore di mercato a quello di Renault. Exor ne avrebbe ottenuto 725 milioni di euro. Elkann non ha sempre avuto il sostegno inequivocabile di tutti i suoi parenti, secondo persone vicine alla famiglia. Andrea Agnelli, figlio di Umberto Agnelli, fratello dell’Avvocato, in passato è stato in contrasto con il cugino Elkann e anni fa aspirava ad essere il capofamiglia, secondo i beneinformati. “L’unità nella famiglia è praticamente totale”, ha detto Andrea Agnelli. “John ed io ci incontriamo circa una volta ogni tre settimane per condividere le nostre idee”. L’azienda di famiglia è stata a volte motivo di discordia. Nel 2007, la madre di Elkann – Margherita Agnelli, figlia di Gianni – ha citato in giudizio tre stretti consulenti familiari sostenendo di averle nascosto beni di famiglia. Anche se l’affaire Renault ancora non si è concluso, le sue dimensioni e la sua complessità hanno bruciato la posizione di John Elkann nella famiglia, secondo un membro della stessa. Ma c’è anche chi, sempre all’interno del clan Elkann-Agnelli, lo definisce un eroe. “La reputazione di John è notevolmente migliorata all’interno della famiglia grazie a questo accordo a causa delle dimensioni e del suo potenziale impatto”, ha detto un altro membro della famiglia presente all’incontro. “Se riuscirà a farcela, sarà salutato come un eroe”.