Notizie Notizie Italia FCA messa in ginocchio da stop negli USA, valore dimezzato in Borsa Ytd

FCA messa in ginocchio da stop negli USA, valore dimezzato in Borsa Ytd

19 Marzo 2020 12:30

Prosegue senza soste il tracollo in Borsa di FCA. Anche oggi il titolo arranca in fondo al Ftse Mib e risulta sospeso a 5,9 euro, con un calo del 3,59% dopo l’oltre -10% della vigilia. Da inizio anno il crollo è superiore al 55%, secondo peggior titolo dopo Mediobanca (-57%).

Pesa la debolezza di tutto il settore auto con l’indice settoriale europeo che scende del’1% circa (-12% nell’ultima settimana). Le big three di Detroit (Fca, Gm e Ford) hanno annunciato ieri la chiusura degli stabilimenti nord americani fino a fine mese. 

Insieme all’annuncio dello stop alla produzione fino a fine marzo in Norda America, FCA ha preannunciato una revisione della guidance a seguito del radicale cambio di scenario di mercato. IL ceo Mike Maley ha riferito che FCA valuterà l’impatto sull’attuale guidance finanziaria di tutte le misure assunte all’interno della società e delle condizioni macroeconomiche collegate all’emergenza Coronavirus. “Forniremo un aggiornamento sulla nostra guidance finanziaria quando avremo completato tale valutazione ed avremo sufficiente visibilità sulle condizioni di mercato”, ha specificato Manley.

I target indicati da FCA prima del diffondersi della pandemia Covid-19 sono di EBIT adjusted oltre i 7 miliardi di euro, EPS diluito adjusted sopra i 2,80 euro e free cash flow industriale oltre i 2 miliardi di euro.

I timori degli analisti

Lo stop della produzione negli Usa potrebbe avere un impatto significativo sulla guidance dell’azienda, soprattutto se sarà prolungato oltre marzo. Banca IMI stima che un mese intero di sospensione della produzione potrebbe far scendere i volumi annuali NAFTA di FCA del 6% (la stima attuale di IMI è di circa +2%), che si traduce in una riduzione dell’8% circa nell’ebit adj 2020 stimato (7,17 mld la stima di Banca IMI) e in una riduzione di circa il 10% dell’utile netto stimato (4,48 miliardi). Considerando una potenziale riduzione del capex come misura di contenimento, Banca IMI prevede una riduzione del FCF di circa il 5%.