Fca in recupero in Borsa dopo caduta post conti e guidance. Fidentiis dice buy dopo parole cfo
Fiat Chrysler Automobiles (Fca) rialza la testa a Piazza Affari, dopo il brusco scivolone di giovedì dopo la pubblicazione dei risultati finanziari del 2018 (la sola seduta di giovedì è stata mandata in archivio con una flessione di circa il 12%). A mettere di cattivo umore il mercato sono state soprattutto le deboli prospettive per il 2019. Post conti, venerdì scorso il direttore finanziario del gruppo dell’auto italo-americano, Richard Palmer, ha incontrato a Londra gli analisti. Palmer guarda con uno sguardo positivo alla seconda parte dell’anno soprattutto nell’area Nafta e in America latina, dopo un avvio di 2019 in salita. Intanto sul Ftse Mib, il titolo Fca si muove in rialzo, registrando un +1,23% a 13,152 euro.
“Confermiamo la nostra view positiva e la raccomandazione buy su Fca, nonostante la deludente guidance 2019, perché crediamo che l’equity story continua a essere forte nonostante il contesto di mercato sia più difficile rispetto ai primi sei mesi del 2018, quando il business plan 2018/2022 è stato presentato”. Questo in sintesi il commento degli esperti di Fidentiis dopo il meeting con direttore finanziario di Fca. “Molto probabilmente il primo trimestre sarà il peggiore dell’anno – aggiungono gli analisti della banca d’affari spagnola -, e in questo momento il mercato sta scontando pienamente questa fase negativa, ma non sta scontando la ripresa attesa nella seconda parte del 2019 e nel 2020, calcolata sulla base dell’attuale outlook per l’industria”.
Nel report di Fidentiis si legge ancora: “Se consideriamo che l’attuale capitalizzazione di mercato sono compresi 3 miliardi di dividendi che dovrebbero essere distribuiti nei prossimi mesi, il price/earning escluso il dividendo è di 4,1 volte, che equivale a uno sconto del 42% rispetto a Ford e del 33% rispetto a General Motors, sconti che consideriamo ingiustificabili alla luce di un net industrial cash flow di 6 miliardi di euro, che potrebbe largamente giustificare un rating investment grade per Fca”.
In particolare, scrivono da Fidentiis, Richard Palmer si è dimostrato “abbastanza fiducioso sulla guidance a fine anno (con un Ebit adjusted superiore a quota 6,7 miliardi di euro, un industrial cash flow superiore a 1,5 miliardi e un utile per azione rettificato maggiore di 2,7 euro) e su conti solidi sempre per l’intero 2019 (un net industrial cash superiore ai 6 miliardi di euro dopo la distribuzione del dividendo ordinario e straordinario). Inoltre, secondo il Cfo, gli obiettivi intermedi del piano industriale per il 2020 sono ancora raggiungibili, anche se il peggioramento delle prospettive di mercato, li rende piuttosto ambiziosi.