Notizie Notizie Italia Fca, il dopo Marchionne: Manley dovrà convincere i mercati. Akros taglia target a 22,5 euro, possibile ripartenza speculazione su M&A

Fca, il dopo Marchionne: Manley dovrà convincere i mercati. Akros taglia target a 22,5 euro, possibile ripartenza speculazione su M&A

23 Luglio 2018 10:44

Le vendite sono scattate sin dai primi minuti di contrattazioni a Piazza Affari su Fiat Chrysler Automobiles (Fca) e sugli altri titoli che compongono la galassia Agnelli dopo l’improvvisa uscita di scena di Sergio Marchionne in scia al peggioramento delle sue condizioni di salute. Alla guida del gruppo Fca è stato nominato Mike Manley che in questi anni ha fatto crescere il brand Jeep. Il titolo del gruppo italo-americano dell’auto sta riducendo le perdite, registrando in questo momento una flessione inferiore al 2% a quota 16,10 euro (minimo intraday a quota 15,55 euro). Ribassi maggiori per Ferrari (la peggiore del Ftse Mib con un calo del 3% circa), Exor (-2,57%) e Cnh (-1,95%).

Il dopo Marchionne

Il dopo Marchionne passa per Mike Manley, a cui sono già state già affidate le deleghe ad operare immediatamente come ceo in attesa della nomina da parte dell’assemblea dei soci. Manley, che assumerà anche la responsabilità dell’Area Nafta, è già al lavoro. Debutto ufficiale mercoledì prossimo, quando verranno presentati i conti del secondo trimestre 2018 di Fca. Se Manley guiderà Fca, è stata scelta una donna per la poltrona di presidente di Cnh: si tratta di Suzanne Heywood. In una nota Cnh ha precisato che “continuerà a lavorare al processo di selezione del ceo già in atto. Nel frattempo Derek Neilson proseguirà l’incarico di ceo ad interim della società, assicurando continuità operativa”. La scelta di Ferrari è andata invece su Louis Carey Camilleri, ex presidente di Philip Morris, che sarà il nuovo amministratore delegato, mentre John Elkann è stato nominato presidente.

Manley dovrà convincere il mercato che sarà un “deal maker”

Per Mediobanca Securities, che conferma la raccomandazione “outperform” su Fca e un target di 22,7 euro, le notizie su Marchionne sono negative per Fca, ma con “downside piuttosto limitato visto che il titolo scambia sotto 5 volte il multiplo prezzo/utile 2018 sulla base del consesus”. Certo è, che “aumenteranno la volatilità su titolo”. Sulla nuova nomina in Fca, gli esperti della banca di piazzetta Cuccia ricordano che “Manley è stato ceo del marchio Jeep dal 2009 e la stampa l’aveva già indicato tra i candidati più probabili a sostituire Marchionne dopo il suo ritiro. Dal 2009, i volumi di Fca sono passati da 300 mila a circa 1,4 milioni, a testimonianza dell’affidabilità del manager dal punto di vista industriale”.

Sergio Marchionne avrebbe dovuto lasciare il gruppo nell’aprile 2019 e lo scorso giugno a Balocco aveva già tracciato la strada per i prossimi anni.  “Dopo lo spin-off già annunciato di Magneti Marelli,il mercato si attendeva da Marchionne un colpo finale a sorpresa, magari un’operazione di M&A, prima del ritiro ufficiale”, scrivono ancora da Mediobanca Securities che vede in Manley (da un punto di vista operativo) la persona ideale per implementare il nuovo business plan. “Questo probabilmente non sarà sufficiente per gli investitori – affermano gli analisti -. Manley dovrà convincere il mercato che sarà un “deal maker” di successo anche sul fronte acquisizioni, che rimarrà probabilmente uno dei principali driver per il titolo Fca“.

Conferma del rating anche per Ferrari (neutral, con prezzo obiettivo di 116 euro) da parte di Mediobanca Securities.  Nel report odierno gli analisti della mercahnt bank mettono in evidenza il fatto che Marchionne sarebbe dovuto rimanere nella posizione di a.d. della Rossa di Maranello per i prossimi 5 anni e ricordano che Ferrari “sta negoziando con Liberty Media il rinnovo del contratto per dividere i guadagni netti dalla Formula 1 e Marchionne era probabilmente la persona migliore per chiudere questo accordo”.

Su Fca arriva anche il commento di Banca Akros che porta il rating ad accumulate dal precedente buy, con una valutazione che scende a 22,5 da 25 euro. “Il peggioramento delle condizioni di salute di Marchionne ha accelerato un processo che era già stato avviato”, affermano gli esperti che si sono detti “non certi al 100% che l’esito di tale processo sarebbe stato identico”.  E aggiungono: “In ogni caso, la notizia arriva come una sorpresa negativa. È possibile che riparta la speculazione sul fronte M&A ora che la leadership di Fca si è indebolita in maniera così brusca“.