Fca corre in Borsa tra possibile riavvicinamento a Renault e accordo con Aurora
Il mercato torna a ragionare su un futuro riavvicinamento tra Fca e Renault. Dopo l’addio alle trattative annunciato il 6 giugno da Fca, oggi arrivano segnali di disgelo da Parigi con le parole di Le Maire accompagnate anche da alcune indiscrezioni stampa. Secondo quanto riporta Reuters, Nissan sarebbe pronta a chiedere a Renault di ridurre la sua partecipazione nella società giapponese in cambio del sostegno alla fusione Fca-Renault.
Il progetto di fusione tra il gruppo francese Renault e Fca resta “una bella opportunità a condizione che sia preservata la continuità dell’alleanza con Nissan e l’occupazione industriale”, ha detto il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, pochi giorni dopo il ritiro dell’offerta offerta di alleanza al 50% da parte di Fca che aveva parlato di mancanza di condizioni a livello politico in Francia.
A Piazza Affari il titolo Fca oggi è arrivato a guadagnare il 3%.
Intanto Fca ha firmato con la start-up californiana, Aurora Innovation, un memorandum d’intesa che pone le basi per una potente partnership per lo sviluppo e l’impiego di veicoli commerciali con guida autonoma. Attraverso la partnership, Fca e Aurora integrerebbero l’Aurora Driver (piattaforma di guida autonoma di Aurora) nei veicoli commerciali di Fca. Ciò consentirebbe una varietà di soluzioni personalizzate per i clienti dei veicoli commerciali in un momento in cui il cambiamento dello stile di vita e i modelli di shopping online stanno creando opportunità logistiche.
“Come parte della strategia autonoma di Fca per i veicoli, continueremo a lavorare con partner strategici per rispondere alle esigenze dei clienti in un settore in rapida evoluzione”, ha dichiarato Mike Manley, ad di Fca. “Aurora offre un insieme di competenze uniche combinate con una tecnologia avanzata e mirata che completa e migliora il nostro approccio alla guida autonoma”.
Si ricorda inoltre che Fca aveva proposto una fusione con Renault in parte per consentire alle due società di condividere i notevoli costi di sviluppo di auto e veicoli elettrici. Le due società speravano inoltre che la fusione avrebbe rafforzato le loro attività in Europa, dove i crescenti standard ambientali costringono le case automobilistiche ad investire massicciamente in nuove tecnologie.
Tiene banco il rapporto teso tra Renault e Nissan
Continuano intanto le tensioni tra Renault e Nissan. Il ministro delle finanze Bruno Le Maire, in Giappone per partecipare alle riunioni del G-20, ha cercato di ricucire le tensioni e ricordando a Nissan l’influenza del governo francese sulle case automobilistiche con una partecipazione del 15% in Renault, che a sua volta possiede il 43% di Nissan. Le Maire ha parlato di un possibile disimpegno parziale dello Stato dal capitale di Renault e dell’importanza di rafforzare l’alleanza con Nissan. Ma la casa giapponese, secondo le indiscrezioni, preferirebbe una riduzione significativa della Francia nel proprio capitale. In questo clima di instabilità, Renault ha quindi spinto per legami più stretti, mentre Nissan ha cercato una maggiore autonomia. I due hanno bisogno l’uno dell’altro più che mai, dati i massicci investimenti necessari per i veicoli elettrici e la tecnologia di guida autonoma.