Fari accesi sull’8 giugno: doppio appuntamento Bce ed elezioni Uk catalizza attenzione operatori, possibile esplosione volatilità
E’ l’8 giungo la data su cui sono concentrati tutti, operatori di case d’affari internazionali, analisti e trader dai parterre di tutto il mondo. Giovedì infatti è previsto un doppio appuntamento su entrambe le sponde della Manica.
Nel Vecchio Continente si riunirà il board della Banca Centrale Europea, sotto la presidenza di Mario Draghi, per valutare gli effetti dell’ormai consolidata ripresa economica dell’area Euro. Nella terra della perfida Albione, invece, i cittadini britannici saranno chiamati alle urne, a distanza di quasi un anno dal controverso referendum Brexit, per eleggere il Governo che dovrà intavolare i negoziati con Bruxelles e traghettare il Paese fuori dall’Unione Europea.
Entrambi gli appuntamenti, a detta di molti analisti, avranno ricadute sensibili sui mercati finanziari dell’area ed in particolar modo sul valutario, con i trader pronti a sfruttare ogni singolo movimento di euro e sterlina sui mercati internazionali.
“La Bce non avrà fretta”
L’economia del Vecchio Continente è tornata a galoppare in questo primo frangente del 2017, ma non basterà come movente per far cambiare indirizzo di politica monetaria alla Bce di Mario Draghi, almeno nel breve periodo e dunque nella prossima riunione. E’, in sintesi, l’opinione di Franck Dixmier, global head of fixed income di Allianz GI.
“Quando la Banca Centrale Europea muterà definitivamente direzione, dapprima ridurrà le misure straordinarie messe in atto (tapering) ed in una seconda fase rialzerà i tassi, ma non ci attendiamo che questo si verificherà alla prossima riunione della Banca. Al contrario, il Presidente Draghi probabilmente metterà in evidenza la solida ripresa dell’Area Euro, citando la bassa inflazione core come motivo per non avviare cambiamenti importanti”, ha commentato questa mattina l’esperto di Allianz GI.
Al contrario – sostiene ancora Dixmier – la Bce cercherà di motivare il mantenimento delle sue misure anti-deflazionistiche, indicando come l’inflazione di base sia rimasta ostinatamente bassa, nonostante un picco del 1,2% guidato da fattori temporanei.
Infatti, i dati economici di maggio delineeranno con ogni probabilità questo scenario, mostrando un’inflazione di base ancora piatta e l’inflazione salariale a livello costante. In tal senso, il focus è orientato anche alla valutazione delle nuove stime di crescita ed inflazione. “Non è esclusa una revisione della forward guidance, con l’eliminazione del riferimento alla possibilità di ridurre ulteriormente i tassi”, hanno scritto questa mattina gli analisti dell’Ufficio Studi di Mps Capital Service.
Elezione controversa Oltremanica
Oltremanica invece, si prospetta una fra le elezioni più controverse della storia del regno di Sua Maestà. I recenti attentati terroristici di Londra, costati la vista a 7 persone fino a dora, gettano alcune ombre sulla figura di Theresa May, attuale primo ministro, con il vantaggio sul rivale laburista, Jeremy Corbyn, che si fa sempre più risicato.
Secondo gli esperti sulla May potrebbe pesare l’eredità del suo ex incarico ricoperto all’interno del Governo Cameron, all’interno del quale occupava la poltrona di Ministro per gli Affari interni. Secondo alcuni esperti vicini alla politica d’Oltremanica, le politiche della May nel corso del suo mandato non sono state così “dure” nei confronti dell’immigrazione e della sicurezza nazionale.
In questo quadro gli ultimi sondaggi hanno fatto emergere che il vantaggio del partito guidato da quest’ultima rispetto agli avversari laburisti di Jeremy Corbyn è sceso dai 15 punti di qualche settimana fa a 13 punti base della scorsa ottava. Il sondaggio YouGov del Sunday Times ha invece riferito che il vantaggio si è ridotto addirittura a 9, per la prima volta sotto la soglia di 10 punti dallo scorso settembre.