Facebook brinda a crescita utili e fatturato. Rialzo titolo più forte dal 2016
Facebook ha la meglio sui pessimisti e presenta risultati di bilancio che sorprendono in positivo.
Nel primo trimestre dell’anno, gli utili netti del social network si sono confermati, di fatto, migliori delle attese, pari a $4,99 miliardi, rispetto ai $4,01 miliardi previsti, in rialzo del 63% su base annua.
Bene anche per il fatturato, pari a $11,97 miliardi, rispetto agli $11,41 miliardi stimati, in crescita del 49% su base annua.
Non solo: quella fuga degli utenti che diversi esperti avevano temuto a seguito dello scandalo Datagate – che ha visto coinvolta Cambridge Analytica, società di consulenza che ha lavorato per il presidente Usa Donald Trump ai tempi della campagna elettorale – non è avvenuta.
Anzi, nel trimestre il gruppo ha assistito a un aumento degli utenti di 70 milioni di unità, centrando le aspettative.
In particolare, gli utenti attivi di Usa e Canada sono saliti a 241 milioni, dopo il calo – il primo mai sofferto nel quarto trimestre – che aveva colpito il Nord America durante gli ultimi tre mesi del 2017.
La società di Mark Zuckerberg può dire orgogliosamente di contare su un bacino di 1,45 miliardi di utenti attivi giornalieri e 2,2 miliardi di utenti mensili. (entrambi i numeri in crescita del 13% su base annua)
C’è da dire tuttavia che lo scandalo è scoppiato a metà marzo, poco prima della fine del primo trimestre a cui il bilancio si riferisce.
Potrebbe dunque essere prematuro brindare alla notizia, anche se il titolo lo ha fatto, subito dopo la pubblicazione del bilancio, salendo di oltre +4% nelle contrattazioni dell’afterhours, per poi rafforzarsi fino a +7% a seguito della conference call di Zuckerberg.
Erano due anni circa che FB non riportava un rally del genere. L’ultima volta che ciò avvenne, ricorda Reuters, fu il 28 aprile del 2016, all’indomani della pubblicazione del bilancio del primo trimestre.
Prima della diffusione dei conti avvenuta ieri, le azioni di Facebook avevano perso il 18% circa rispetto al record testato a febbrario. Il trend da inizio anno si conferma negativo: il titolo ha lasciato sul terreno il 9,5%, a fronte di una flessione dello Standard&Poor’s dell’1,5%.
Gli analisti continuano intanto a tenere sotto osservazione le quotazioni del colosso.
In una ai clienti diffusa nella tarda giornata di mercoledì, Daniel Ives, responsabile della divisione di ricerca presso GBH Insights, ha definito i risultati di bilancio di Facebook “solidi” e ha parlato di una vittoria iniziale chiave per il gruppo, dopo il sell off successivo allo scandalo Datagate, che ha mandato in fumo una capitalizzazione di $50 miliardi circa.
Tra l’altro, Facebook ha incrementato anche la propria forza lavoro nel trimestre, con una crescita, su base annua, del 48%, a 27.742 unità.
Il direttore finanziario David Wehner ha reso noto poi che le spese saliranno quest’anno tra il 50% e il 60%, più del range precedentemente atteso tra il 45% e il 60%. Gran parte dell’aumento delle spese, ha spiegato il CFO, avverrà per migliorare la sicurezza e la privacy degli utenti.