Notizie Notizie Italia Exor fa la voce grossa in Borsa, gli Agnelli in trattative con Covea per vendita PartnerRe  

Exor fa la voce grossa in Borsa, gli Agnelli in trattative con Covea per vendita PartnerRe  

10 Febbraio 2020 09:55

 

Exor, la holding della famiglia Agnelli guidata da John Elkann che controlla Fca, Ferrari e Cnh Industrial, guadagna la vetta del Ftse Mib del giorno in cui ha confermato le trattative per la vendita di PartnerRe, il gruppo di riassicurazione con sede alle Bermuda rilevato nel 2015. In una giornata all’insegna della debolezza per il Ftse Mib (-0,34% a 24.397 punti), l’azione Exor è in netta controtendenza, mostrando un rialzo di oltre il 4% a 73,2 euro (massimi intraday a 73,6).

Dopo le anticipazioni stampa dell’agenzia Usa Bloomberg, Exor ha fatto sapere tramite una nota ufficiale diffusa stamattina che ha avviato trattative in esclusiva con la francese Covéa per la possibile vendita della società di riassicurazione PartnerRe.

Il comunicato ufficiale recita così: “Queste discussioni sono in corso e non vi è alcuna certezza che si tradurrà in una transazione. Exor si asterrà da ulteriori commenti fino a quando non si conoscerà l’esito finale delle discussioni”.

Secondo l’indiscrezione, la cessione di PartnerRe potrebbe avvenire sulla base di una offerta in contanti da 9 miliardi di dollari (circa 8,2 miliardi di euro). Nell’agosto del 2015 la holding della famiglia Agnelli aveva firmato l’accordo definitivo per rilevare tutte le azioni ordinarie del gruppo di riassicurazione al prezzo di 137,50 dollari per azione in contanti, più un dividendo straordinario di 3 dollari per azione (totale 140,5 dollari per azione). Con un controvalore dell’operazione pari a 6,9 miliardi di dollari. Una mossa dettata allora dalla volontà di portare avanti un piano di diversificazione delle attività oltre il mondo dell’automotive (dove Exor è presente con Fca e Ferrari).

Come sottolinea Bloomberg, il settore assicurativo e delle riassicurazioni è sotto pressione per i tassi bassi o negativi (come nel caso della zona euro), per questa ragione la diversificazione dei ricavi rappresenta un trend sempre più seguito. Se l’operazione andasse in porto, si tratterebbe del maggiore deal nel settore da quando Axa SA ha acquistato XL nel 2018 per 15,3 miliardi di dollari. Covea aveva tentato di acquistare la rivale francese Scor nel 2019, dopo molti tentativi.

“Sebbene Exor negli ultimi anni abbia dimostrato una certa dinamicità del portafoglio, avremmo ritenuto più probabile una fusione (ricalcando quanto fatto con Fca) pensando che PartnerRe sia un core asset e sapendo che la struttura finanziaria della holding è già solida”, commentano gli analisti di Equita che mantengono la raccomandazione buy su Exor, con un prezzo obiettivo di 83,5 euro. Per quanto riguarda il valore dell’operazione, con la valutazione riportata da Bloomberg di 9 miliardi di dollari, gli esperti della sim milanese scrivono: “se venisse confermata, il Nav, ovvero il net asset value, salirebbe del 6% e lo sconto al 26%. Post deal si ritroverebbe con oltre 7 miliardi di cassa netta (superiore al 30% del Nav) che riteniamo lasci spazio alla distribuzione di un dividendo straordinario“.