Eurozona: crescita rallenta a giugno, ma mette a segno il migliore trimestre degli ultimi sei anni
Nonostante il rallentamento della crescita di giugno, l’Eurozona segna il migliore trimestre degli ultimi sei anni. E’ ciò che emerge dalla lettura preliminare dell’indice Pmi (Purchasing Managers Index), che misura il sentiment dei direttori d’acquisto delle principali aziende. Secondo i dati diffusi oggi, il Markit Pmi dell’Eurozona è sceso a giugno al valore minimo in cinque mesi di 55,7 punti, dal record su sei anni di 56,8 di maggio. “Sebbene i dati Pmi mostrino a giugno una perdita dello slancio di crescita – ha commentato Chris Williamson, chief business economist presso IHS Markit – quest’ultima lettura deve essere analizzata nel contesto dei recenti alti numeri. Nonostante il calo di giugno, l’espansione media del secondo trimestre è stata la più forte in più di sei anni e storicamente coerente con la crescita del Pil, accelerata a 0,7% da 0,6% del primo trimestre”.
Se l’indagine di giugno ha mostrato l’aumento della produzione manifatturiera al tasso più forte da aprile 2011, la crescita del terziario è scivolata ai minimi in cinque mesi, registrando tuttavia un valore ancora forte ed indicando una crescita generale. Gurdando nel dettaglio, l’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona si è attestato a giugno a 57,3 punti, sui massimi livelli dal 2011, superando le attese degli analisti che si aspettavano invece un ribasso a 56,8 punti. Il Pmi servizi è invece sceso a quota 54,7 punti, dai 56,3 punti di maggio, sui livelli più bassi degli ultimi cinque mesi.
Crescita più lenta in Francia e Germania
Sia in Francia che in Germania si è registrata una crescita più lenta, rispettivamente ai minimi in cinque e quattro mesi. Tale dato riflette soprattutto i tassi di espansione più deboli del settore terziario. Le letture degli indici Pmi del manifatturiero sono state invece le seconde più alte da aprile 2011 in entrambe le nazioni.