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Euro in rialzo post elezioni Francia, nel radar inflazione eurozona e forum Bce

1 Luglio 2024 11:24

Le borse europee hanno aperto la settimana con un’intonazione nettamente positiva, dopo l’esito del primo turno delle elezioni in Francia. La vittoria meno schiacciante del previsto del Rassemblement National di Marine Le Pen ha dato una spinta agli indici azionari, soprattutto il Cac e il Ftse Mib, trainati dai titoli bancari. In calo gli spread sui titoli di Stato francesi e italiani, con il Btp-Bund in discesa a 150 punti base. In rafforzamento anche l’euro nei confronti del dollaro, ma sul Forex si preannuncia una settimana volatile, alla luce dei tanti appuntamenti macro.

Elezioni Francia, i risultati del primo turno

Nel primo turno delle elezioni francesi, indette anticipatamente da Macron dopo le europee, il Rassemblement National ha conquistato il 33,2% dei voti, seguito dal Nouveau Front Populaire con il 29% e dall’alleanza centrista del presidente Emmanuel Macron, ferma al 20,8%.

La vittoria del partito di destra era scontata, ma è stata meno netta di quanto i mercati temessero. Le preoccupazioni riguardano in particolare un eventuale ampliamento del deficit nella seconda economia europea, già alle prese con uno scostamento di bilancio eccessivo per l’Unione europea.

Lo scenario più probabile dopo il primo turno sembra quello in cui il Rassemblement National non conquisterà la maggioranza assoluta, accontentandosi di una coabitazione con il presidente Macron.

Secondo turno in programma domenica

In oltre la metà dei 577 collegi elettorali, tre candidati si sono qualificati al ballottaggio del 7 luglio. In queste situazioni, secondo il sistema elettorale francese, il terzo classificato può ritirarsi, per aumentare le possibilità di vittoria di uno degli altri due contendenti.

Jean-Luc Melenchon del Nouveau Front Populaire, l’alleanza dei partiti di sinistra, ha affermato che incoraggerà i candidati al terzo posto del suo gruppo a ritirarsi. Il presidente Macron, a sua volta, ha chiesto “un’alleanza ampia, chiaramente democratica e repubblicana per il secondo turno.”

Tuttavia, anche La France Insoumise di Mélenchon ha proposto una serie di spese che violerebbero le regole di bilancio di Bruxelles, motivo per cui il partito di Macron potrebbe mettere in discussione un ritiro nei collegi in cui l’estrema sinistra ne trarrebbe vantaggio.

Entro martedì, alle 18:00, dovranno essere presentate le liste per il secondo turno, e a quel punto il quadro dovrebbe essere più chiaro in vista del secondo voto di domenica.

Cambio euro/dollaro in rialzo dopo il voto in Francia

In questo scenario, il cambio euro/dollaro si è rafforzato fino a quota 1,077 tornando sui livelli di oltre due settimane fa. Il rialzo della moneta unica è legato all’esito delle urne, accolto positivamente dai mercati, in quanto riduce il pericolo di una minore stabilità politica dell’area euro.

grafico cambio euro dollaro a 1 mese

Le ultime settimane sono state piuttosto volatili per il cambio EUR/USD, crollato da 1,09 a 1,075 in seguito all’esito delle elezioni europee del 6-9 giugno, che hanno visto nel complesso un’avanzata dei partiti di destra a discapito di socialisti e democratici.

Dopo una momentanea risalita a 1,085 il cambio ha oscillato tra 1,066 e 1,075 seguendo soprattutto l’andamento dei dati macro statunitensi e delle prospettive sui tassi di interesse di Fed e Bce.

I prossimi test chiave per l’euro: inflazione e banche centrali

Anche questa settimana si preannuncia piuttosto movimentata per il cambio tra moneta unica e biglietto verde. Oltre all’attesa per il secondo turno elettorale in Francia, l’attenzione è rivolta soprattutto al dato di domani sull’inflazione dell’eurozona, dopo la discesa registrata in Francia e Spagna (al 2,5% e al 3,5%, su base armonizzata).

L’indice dei prezzi al consumo di giugno per l’intera regione è previsto in rallentamento al 2,5% dal 2,6% di maggio, con un dato core in discesa dal 2,9% al 2,8%.

Un antipasto si avrà oggi con l’inflazione in Germania, mentre mercoledì e giovedì verranno rispettivamente diffuse le minute della Fed e della Bce, relative alle ultime riunioni di giugno.

Attenzione anche alle parole dei banchieri centrali dal forum di Sintra, da cui interverranno tra oggi e domani anche Lagarde e Powell, riuniti domani in un panel. Tra gli altri relatori spiccano Isabel Schnabel e Philip Lane.

La view di ING sul cambio euro/dollaro

Per Francesco Pesole, Forex Strategist di ING Group, i risultati del primo turno in Francia non offrono molte certezze sulla composizione del parlamento e il voto di domenica 7 luglio rappresenta l’evento più rischioso.

Da monitorare anche la performance dell’OAT (il titolo di Stato francese) rispetto al Bund tedesco. La contrazione del differenziale, attualmente a 75 bp, può aiutare l’euro, ma gli esperti della banca olandese continuano a considerare spread strutturalmente più ampi oltre il breve termine. Pertanto, è difficile che l’euro sia in grado di eliminare completamente il premio per il rischio politico quest’estate.

“I mercati dovrebbero concludere questa settimana con un quadro leggermente più chiaro sul percorso della BCE, ma il fattore politico dovrebbe rimanere il principale motore della valuta unica fino alla pubblicazione dei risultati del secondo round elettorale in Francia. Riteniamo che dati deboli dagli Stati Uniti possano aiutare un passaggio sopra 1,0800 ma un ritorno a 1,0900 è un’ipotesi relativamente di lungo periodo, considerando i rischi di un nuovo ampliamento degli spread sui bond governativi europei”.