Eni, preview conti III trimestre. Analisti guardano a target 2023: “ora risultano troppo conservativi”
Ancora una giornata positiva a Piazza Affari per Eni che avanza di oltre l’1% e si mantiene sopra i 15 euro (portando a +32 circa la performance 1 anno). Dopo le celebrazioni nei giorni scorsi per i 70 anni del gruppo, ora il mercato si concentra sull’imminente stagione delle trimestrali che nelle prossime settimane vedrà protagoniste anche le società italiane. Se oggi sono arrivati i primi aggiornamenti sui risultati di Vår Energi, società norvegese quotata alla Borsa di Oslo e detenuta al 63% da Eni, a fine ottobre è invece fissato l’appuntamento con i conti trimestrali del Cane a sei zampe. Nell’attesa, le preview degli analisti.
Prime indicazioni di Vår Energi
Questa mattina Vår Energi ha dato le prime indicazioni sui risultati del terzo trimestre che verranno annunciati il prossimo 24 ottobre, presentando i dati sulla produzione. In particolare, il penultimo trimestre dell’anno ha visto la produzione netta di petrolio, liquidi e gas naturale attestarsi a circa 210 mila boe (ovvero barrel of oil equivalent), in crescita del 4% rispetto al secondo trimestre 2023 e in calo del 2% all’analogo periodo del 2022. “La produzione e i prezzi realizzati sono pressoché in linea con il consenso”, commentano gli analisti di Intesa Sanpaolo che confermano la raccomandazione buy su Eni.
Conti del terzo trimestre: la preview di Equita
I conti del terzo trimestre di Eni verranno, invece, presentati il prossimo 27 ottobre. “Ci attendiamo utili operativi in declino del 16% su base sequenziale come risultante del recupero dei prezzi del Brent (+11%), dei margini di raffinazione e dei volumi upstream (+1%) più che controbilanciati dal calo dei prezzi del gas spot (-11%) e dal minor contributo della divisione Global Gas & LNG Portfolio – GGP (per stagionalità)”, spiegano gli analisti di Equita che mantengono una raccomandazione di acquisto (rating buy) e un target price di 19,5 euro su Eni.
Soffermandosi sulle diverse divisioni di Eni, gli esperti della sim milanese indicano “un risultato in miglioramento sequenziale per E&P, Sustainable Mobility e Refining” mentre per la chimica ritengono sia in ulteriore indebolimento. Equita si attende inoltre un Cash Flow From Operations (CFFO) rettificato di 3,2 miliardi di euro, investimenti 2,2 miliardi ed un leverage stabile come risultante della forte generazione di cassa compensata dalla remunerazione degli azionisti nel trimestre tramite dividendo.
“Riteniamo che Eni possa migliorare i propri target 2023 (Ebit 12 miliardi, CFFO rettificato 15,5-16 miliardi), in quanto risultano piuttosto conservativi“, aggiungono gli esperti indicando che le loro stime 2023 puntano a Ebit per 13,9 miliardi e CFFO rettificato 16,2.
La view degli analisti su Eni
Guardando al consensus su Bloomberg vediamo come la maggioranza degli analisti (20) che seguono il titolo hanno una visione rialzista su Eni. In 12 consigliano di mantenere il titolo in portafoglio (rating hold), mentre nessuno indica una raccomandazione di vendita (rating Sell). Il prezzo obiettivo a 12 mesi è sopra quota 16 euro, il che implicherebbe un rendimento potenziale dell’11% dai prezzi attuali a Piazza Affari.
Il punto tecnico su Eni
(a cura dell’analista Giulio Visigalli)
A Piazza Affari continua la fase di positività sul titolo Eni, che nelle ultime sedute ha beneficiato della volatilità sul prezzo del petrolio, dopo il ritorno delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente. In questo contesto, Eni ha messo a segno un rimbalzo tecnico dall’area supportiva a quota 14,5 euro, guadagnando da quel livello oltre il 6%. In particolare, il cane a sei zampe ha trovato supporto sulla media mobile a 50 periodi (linea blu) e in caso di proseguimento degli acquisti di breve periodo il livello di resistenza principale si trova a quota 15,5 euro, massimi testati a settembre. Al contrario, in caso di un ritorno della debolezza sarà da monitorare la tenuta dell’area supportiva a quota 14,5 e poi quota psicologica dei 14 euro. Il trend di Eni è positivo dai minimi del 2020, con il titolo che da lì ha messo a segno un progresso del 157%, +13% da inizio di quest’anno.