Eni posa gli occhi sui giacimenti di gas nel Qatar, per analisti operazione strategica
Eni sarebbe tra le compagnie in corsa per sviluppare le immense risorse di gas del Qatar. È quanto riporta il Sole 24 Ore, aggiungendo che il gruppo “potrebbe aggiudicarsi non solo una collaborazione tecnica, ma forse anche una partecipazione nel progetto per l’espansione del North Field (Nfe), uno dei più grandi – e probabilmente uno dei più redditizi – investimenti in rampa di lancio nel settore dell’Oil & Gas”.
Si tratta del progetto teso a sviluppare le risorse del gas in Qatar su cui Doha punta, al fine di “riconquistare la supremazia come fornitore di Gnl, tornando a superare l’Australia (appena balzata al primo posto) e respingendo la concorrenza sempre più insidiosa degli Stati Uniti e della Russia”, precisa il quotidiano di Confindustria che rimarca: “La proposta è stata fatta a un numero circoscritto di major e Il Sole 24 Ore è in grado di confermare che Eni è una di queste”.
“L’intero sviluppo del progetto potrebbe richiedere investimenti per più di 25 milairdi di dollari” puntualizzano gli analisti di Equita che hanno consigliano il Buy su Eni con prezzo obiettivo a 20 euro. “Insieme ad Eni ci sarebbero anche Chevron, Exxon, Shell e Total. Il contributo di Eni sarebbe probabilmente molto utile nella fase upstream dove si è rivelata un player forte nell’esplorazione e soprattutto nello sviluppo dei campi a gas egiziani. La comunicazione da parte del Qatar della scelta dei partner è attesa nel primo trimestre del 2020”.
Secondo gli esperti dalla Sim, “La notizia potrebbe avere risvolti positivi per il titolo, purché non rappresenti un esborso di investimenti (capex) eccessivo rispetto al piano industriale presentato a marzo. Eni continua a diversificare l’esposizione del proprio portafoglio upstream in aree meno rischiose e dove può creare valore aggiunto. Dopo le recenti acquisizioni – sia upstream che downstream – il medio oriente è diventata un’area strategica per Eni”.
Analisi tecnica: al test della resistenza a 14,2 euro
Oggi seduta piatta per il titolo Eni che sottoperforma di circa mezzo punto percentuale il Ftse Mib (+0,5%). Dal punto di vista grafico, il colosso dell’Oil&Gas ha avviato la fase di rimbalzo dalla metà di agosto recuperando circa il 9%. Superati con successo ieri i 14 euro, il prossimo ostacolo al rialzo è rappresentato dalla resistenza di breve periodo a 14,2 euro. Livello da infrangere per poter proseguire la scalata verso i target successivi, ovvero la media mobile 200 periodi a 14,5 euro e poi zona 15 euro. Al contrario, invece, importante sarà la tenuta del supporto collocato a 13,42 euro per evitare ricadute con target 12,94 euro, il minimo da luglio 2017.