Enel: trimestrale in arrivo, focus sulla guidance
Tra le trimestrali più attese di Piazza Affari spicca quella di Enel, prevista per giovedì 25 aprile. Per l’azienda leader nel settore delle utilities italiane, questa potrebbe essere l’occasione per migliorare le previsioni relative ai risultati dell’intero anno. Ecco le stime degli analisti sui conti al 30 giugno.
Le attese sui risultati di Enel
Secondo il consensus degli analisti consultati da Bloomberg, nel secondo trimestre Enel dovrebbe registrare un fatturato in crescita del 25,5% su base annua, raggiungendo i 25,96 miliardi di euro, e un Ebitda in aumento del 5,3%, a 5,55 miliardi di euro.
Per quanto riguarda l’Ebit, si prevede un incremento del 14,8%, a 3,64 miliardi di euro. Il debito dell’azienda è stimato in riduzione a 56 miliardi, con l’obiettivo di scendere ulteriormente a 54 miliardi entro la fine dell’anno, grazie alle dismissioni strategiche in corso. Nel semestre, l’utile netto adjusted è atteso a 3,87 miliardi e l’Ebitda rettificato a 11,61 miliardi.
Per l’intero anno, gli analisti stimano ricavi per 94,87 miliardi di euro e un Ebitda di 22,57 miliardi di euro, in prossimità del limite superiore delle previsioni di Enel, che indicano una forchetta tra i 22,1 e i 22,8 miliardi di euro. Sono attesi inoltre un Ebit di 14,47 miliardi di euro e un utile netto di 6,78 miliardi di euro.
Possibile aumento stime utili e dividendo
Secondo le valutazioni di Bloomberg Intelligence, i driver principali che potrebbero influenzare positivamente i margini di Enel sono la crescita della produzione idroelettrica, un andamento più stabile dei prezzi e un incremento nella domanda di energia elettrica sul territorio italiano. Questi fattori suggeriscono che le stime annuali relative all’utile netto, escludendo i profitti derivanti dalla vendita di asset, potrebbero essere soggette a revisione al rialzo.
Le iniziative di investimento, le revisioni tariffarie in Italia e l’ottimizzazione dei costi dovrebbero favorire un’espansione costante dei profitti derivanti dalle reti di distribuzione, nonostante la cessione di asset in Romania. La dismissione delle attività di distribuzione in Perù, avvenuta a giugno, segnala che il processo di riorientamento del portfolio europeo di Enel è quasi ultimato, e migliora la prospettiva sulla diminuzione del debito.
Per gli analisti, Enel potrebbe persino valutare un aumento dei dividendi fino a raggiungere o superare la soglia del 70% prevista come payout ratio.
Azioni Enel poco mosse nel 2024
Dall’inizio dell’anno, il titolo Enel ha registrato una flessione del 2% circa, rispetto al +14% del Ftse Mib. Nonostante ciò, rimane tra le aziende più apprezzate dagli analisti che monitorano il mercato di Piazza Affari, come dimostrano le raccomandazioni sul titolo, che si dividono tra 23 buy, 5 hold e nessun sell.
Il prezzo obiettivo medio è pari a 7,6 euro, con un potenziale incremento del valore del 16% rispetto alle attuali quotazioni.