Enel punta alla digitalizzazione, per il 2018 dividendo minimo garantito di 0,28 euro
Enel intende accelerare nella digitalizzazione, aumentando gli investimenti per i prossimi tre anni fino a 5,3 miliardi di euro. Questa la principale linea guida del piano industriale 2018-2020, presentato oggi. Un piano “strutturato per rafforzare ulteriormente la capacità del gruppo di generare un’attraente remunerazione per gli azionisti e di creare valore sostenibile di lungo termine per tutti gli stakeholder”, recita la nota. Confermata dunque la politica dei dividendi con un pay-out al 70% e un dividendo minimo garantito per il 2018. Tra gli obiettivi finanziari, Enel prevede di realizzare un utile netto in crescita di circa il 15% ogni anno fino a 5,4 miliardi di euro al 2020.
Nel dettaglio, gli investimenti in digitalizzazione saliranno nei prossimi tre anni a 5,3 miliardi rispetto ai 4,7 miliardi di euro previsti dal piano precedente e si prevede che possano produrre 1,9 miliardi di euro di incremento cumulato dell’Ebitda, di cui 900 milioni riferiti al solo 2020. La digitalizzazione di Enel si trasferirà anche sul mercato retail, con l’introduzione della nuova Global Business Line e-Solutions, che riguarderà principalmente i contatori intelligenti, il controllo da remoto e la connettività dei sistemi.
Anche grazie alla digitalizzazione, il gruppo prevede di ottenere una maggiore efficienza operativa con un obiettivo di risparmi per 1,2 miliardi nel 2020 rispetto al 2017. Questo aspetto passerà anche attraverso una semplificazione del gruppo. Nei prossimi tre anni, Enel prevede di cedere ulteriori asset esistenti per 3,2 miliardi, uscendo da paesi non strategici, e investire fino a 4,7 miliardi in acquisizione di partecipazioni di minoranza (.2,3 miliardi), nel business delle reti e di e-Solutions (2 miliardi) e in misura minore in equity partnership. Enel intende, inoltre, proseguire nella riduzione del numero di società operative in Sud America,
con l’obiettivo di raggiungere meno di 30 società operative nella regione entro il 2020, a fronte delle 53
società attualmente presenti. Nell’arco di piano, il Gruppo prevede anche di semplificare ulteriormente
gli assetti proprietari delle controllate di Enel Américas, Enel Romania ed Enel Investment Holding.
Per quanto riguarda invece gli obiettivi finanziari, Enel si aspetta un utile netto in cerscita del 15% ogni anno fino a raggiungere 5,4 miliardi nel 2020. L’Ebitda dovrebbe invece aumentare del 6% ogni anno fino a 18,2 miliardi di euro a fine periodo. Mantenuta la politica dei dividendi. Enel ha confermato infatti per il 2018 e il 2019 la politica dei dividendi con un pay-out del 70%, prevedendo il medesimo pay-out anche per il 2020, sempre con riferimento all’utile netto ordinario. Per l’esercizio 2018, inoltre, è stato introdotto un dividendo minimo per azione di 0,28 euro.