Enel: per Credit Suisse ‘venti contrari’ 2018 alle spalle, target price sale a 6,5 euro
Il 2019 potrebbe essere l’anno del riscatto per Enel, che potrebbe lasciarsi alle spalle ‘venti contrari’ dello scorso anno. Ne sono convinti gli analisti di Credit Suisse che hanno rivisto al rialzo il target price della società guidata dall’ad Francesco Starace da 6 a 6,5 euro e confermando il rating outperform. “L’azione ha avuto una performance debole nel 2018 – scrivono gli analisti della banca d’affari nel report dedicato a Enel – con un -7% nel secondo trimestre e del -5% nel terzo trimestre rispetto ai competitor, mettendo a segno una sovraperformance nel quarto trimestre. A nostro avviso, il rischio Italia è stato l’elemento chiave della volatilità”. Secondo Credit Suisse, “le minori pressioni sui titoli di stato italiani possono ora fornire le basi a Enel per chiudere il gap di valutazione rispetto ai peer”.
Ma non solo, per Credit Suisse oggi “i rischi operativi che avevano contrassegnato il 2018 sono diminuiti“. Tra gli spunti positivi, gli analisti della banca svizzera suggeriscono: “i miglioramenti nel quadro regolamentare italiano, la resistenza del business italiano, la politica di M&A e un cambio più favorevole in America Latina, ma anche nel complesso un piano industriale al 2021 che dipinge un quadro di un business meno rischioso, con l’80% dell’Ebitda atteso nel 2019 in arrivo dalle attività delle reti”. Alla voce ‘catalysts e risks” Credit Suisse scrive ancora: “la pubblicazione dei risultati per l’intero 2018 in uscita il prossimo 21 marzo, nel corso del quale la società potrebbe fornire al mercato degli aggiornamenti su alcune operazioni in corso (ad esempio il 5% di Enel Americas è stato annunciato nel quarto trimestre del 2018)” e aggiunge “le possibili elezioni anticipate in Italia e, in misura minore misura, la Spagna potrebbe essere fonte di nuova volatilità”.
La promozione di Credit Suisse arriva all’indomani della decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcom) che ha sanzionato per complessivi 109 milioni di euro Enel insieme ad Acea per condotte abusive ed escludenti dei concorrenti. Nel dettaglio, Enel è stata sanzionata per oltre 93 milioni. Secondo l’Autorità la società a partire dal gennaio 2012 e almeno fino al maggio 2017 avrebbe raccolto i consensi privacy dei clienti serviti in maggior tutela ad essere contattati a scopo commerciale e hanno poi utilizzato tali liste “consensate” per formulare agli stessi clienti tutelati offerte mirate, volte a far stipulare loro un contratto sul mercato libero. Dal canto suo Enel ha annunciato di voler presentare ricorso. “Con riferimento alla decisione adottata dall’Autorità Antitrust nei confronti del Gruppo Enel per presunto abuso di posizione dominante nell’ambito delle attività di vendita di energia elettrica – si legge in una nota -, Enel ritiene di aver sempre agito nel pieno rispetto delle normative vigenti ed è convinta di poter dimostrare la correttezza del proprio operato dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale al quale farà immediatamente ricorso”. Su questa questione gli analisti di Fidentiis scrivono: “la multa non ha un impatto considerevole sui conti di Enel”.