Enel investe €3,2 mld in Brasile, monito Armani su rischi blackout. Titolo positivo ytd
Enel annuncia importanti investimenti in Brasile, mentre il direttore delle Reti Gianni Vittorio Armani chiede l’intervento dell’UE per incentivare gli investimenti necessari a potenziare le infrastrutture. Nel frattempo, il titolo si riporta sui massimi dal 2022, complice l’aspettativa di tagli dei tassi da parte della Bce.
Enel investe €3,2 miliardi in Brasile
L’ad di Enel, Flavio Cattaneo, e il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, si sono recati in Brasile in questi giorni per una serie di incontri strategici nel Paese, il secondo per il colosso italiano in termini di presenza con oltre 15 milioni di clienti in 274 città.
Nel business della generazione, attraverso la controllata Enel Green Power, il gruppo opera in diversi Stati federati brasiliani, con una capacità installata di circa 6,5 Gw. Inoltre, Enel è attiva nella distribuzione, la vendita di energia nel mercato libero e la fornitura di servizi innovativi ai clienti finali.
Nella giornata di ieri, Enel Brasil ha annunciato investimenti per 20 miliardi di reais, pari a 3,2 miliardi di euro, da qui al 2026 negli Stati di San Paolo, Rio de Janeiro e Ceará, le tre aree del Brasile in concessione.
Oltre al programma di investimenti, Enel ha presentato alle autorità locali un piano per contrastare gli impatti degli eventi climatici estremi sulle reti elettriche e ha siglato un accordo di collaborazione con il Cemaden, il comitato brasiliano che previene le conseguenze dei disastri naturali.
Le parole di Armani (Enel) sulle reti elettriche
Proprio in tema di energia elettrica è si è espresso ieri Gianni Vittorio Armani, direttore Reti del gruppo Enel, sottolineando i diversi casi di stop temporaneo e localizzato della corrente nel corso dell’estate ancora in corso, la più calda di sempre. “Episodi locali che rischiano di diventare più seri e frequenti se non si interviene sull’infrastruttura”, ha avvertito Armani.
“Con il cambiamento climatico, le reti elettriche sono sottoposte a eventi estremi sempre più intensi e frequenti. Dobbiamo avere consapevolezza di quello che accadrebbe se ci fosse un blackout rilevante. Dalla disponibilità e affidabilità dell’energia elettrica dipendono le telecomunicazioni, l’informatica, i servizi finanziari, la sicurezza e la mobilità. Tutti abbiamo bisogno di elettricità, senza non si può lavorare né produrre. E tutti ci accorgiamo di quanto sia essenziale solo quando manca. In futuro sarà sempre più importante disporre di un’infrastruttura elettrica adeguata”.
E ancora: “Con la decarbonizzazione il vettore elettrico, che oggi rappresenta il 22% del consumo energetico totale, salirà al 60% nel 2050 nell’Unione Europea. Se vogliamo avere un sistema di reti adeguato dobbiamo investire oggi per evitare di avere blackout domani”.
Enel, ricorda Armani, “ha dedicato allo sviluppo della rete in Italia ben 12 miliardi in tre anni. È però necessario che l’Authority incentivi gli operatori a effettuare questi investimenti e tutte le altre azioni necessarie per gestire con anticipo i rischi futuri, riconoscendoli come capitale investito ai fini regolatori”.
Investimenti in aumento sulle reti elettriche UE
Secondo le stime di Eurelectric, riportate da Equita Sim, tra il 2020 e il 2023, gli investimenti annuali nella rete di distribuzione elettrica in Europa sono aumentati del 24%, passando da € 29 miliardi nel 2020 a € 36 miliardi nel 2023.
Tuttavia, per affrontare le sfide future, si prevede un aumento degli investimenti del 80% tra il 2024 e il 2050, raggiungendo € 65 miliardi all’anno. In Italia, tra il 2025 e il 2034, saranno necessari circa € 6 miliardi all’anno. Dal 2018 al 2023, gli investimenti in Italia sono raddoppiati, passando da € 1,8 a € 3,7 miliardi, con previsioni di € 4,7 miliardi nel 2024.
Utilities in spolvero con tagli tassi Bce
Enel è attiva nel settore utilities, uno dei comparti che sta maggiormente beneficiando della recente discesa dei rendimenti obbligazionari, visti gli elevati livelli di indebitamento strutturale che contraddistinguono queste società.
Ieri la Bce ha tagliato i tassi di interesse per la seconda volta e probabilmente li abbasserà nuovamente entro la fine dell’anno. La prospettiva di un progressivo allentamento della politica monetaria può giocare a favore delle aziende di servizi pubblici, uno dei motivi che ha spinto Barclays a fornire una raccomandazione “overweight” sul comparto europeo delle utilities.
Enel torna sui livelli del 2022
Nel dettaglio, Enel è una delle società maggiormente apprezzate dagli analisti, come dimostra l’elevato numero di giudizi “buy” (22) a fronte degli “hold” (6) e dei “sell” (0). Il target price medio di 7,76 euro esprime un upside potenziale del 9% rispetto ai corsi attuali, per un titolo che da inizio anno ha guadagnato all’incirca il 5%, ma al tempo stesso offre un generoso rendimento da dividendi (dividend yield intorno al 6%).
Con i recenti guadagni, Enel si è riportata sui livelli di inizio 2022, beneficiando anche dei conti del primo semestre. Per il full year, il Ceo Cattaneo ha anticipato risultati nella fascia alta della guidancee ha aperto ad un possibile incremento del dividendo.