Notizie Notizie Italia Enel: fari su utili, dividendi e strategia Cattaneo

Enel: fari su utili, dividendi e strategia Cattaneo

19 Luglio 2023 12:59

Anche Enel si prepara ad affrontare l’appuntamento con i conti trimestrali (ecco il calendario completo del Ftse Mib). Il big italiano dell’energia presenterà il prossimo 26 luglio, a mercati chiusi, (dalle 18 in poi) i risultati finanziari relativi alla prima parte dell’anno (secondo trimestre e primo semestre 2023), dando così il via alla stagione degli utili delle grandi società pubbliche controllate dallo Stato. Mentre prosegue la campagna per ridurre il debito: vanno in questa direzione gli ultimi annunci in Australia e Cile.

Le stime

In vista della presentazione dei conti, gli analisti di Equita confermano la raccomandazione di acquisto su Enel (rating buy) e il target price a 6,9 euro, e sottolineano di aspettarsi “una trimestrale positiva”. In particolare, nella preview sui risultati trimestrali scrivono: “Ci attendiamo una trimestrale positiva per Enel che riteniamo possa ancora beneficiare del percorso di normalizzazione dei margini retail e della stabilizzazione delle produzioni renewables in Europa (Hydro)”.

Entrando più nello specifico, Equita indica per il secondo trimestre 2023 un ebitda ordinario di circa 4,892 miliardi di euro (+28% su base annua), un utile netto ordinario pari a 1,518 miliardi rispetto ai 679 dell’analogo periodo del 2022 e infine un indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2023 di 62 miliardi contro un debito di 60,1 del 2022 e 58,9 miliardi del primo trimestre 2023.

Guardando all’intero 2023, Equita ha rivisto leggermente la stima di Ebitda dell’anno di circa il 2% (migliori risultati Iberia e Latam) spostandosi sulla parte alta della guidance dell’esercizio 23 (20,4-21 miliardi). Anche secondo le previsioni di Bloomberg, Enel dovrebbe registrare ‘solidi’ risultati per il trimestre chiuso a fine giugno.

Aspettando la strategia targata Cattaneo

Lo scorso 12 maggio,  il nuovo consiglio di amministrazione di Enel ha nominato ufficialmente Flavio Cattaneo amministratore delegato e direttore generale del gruppo. Le prossime mosse dell’ex numero uno di Terna sono monitorate da vicino dal mercato. Tra gli analisti, Equita si attende una presentazione da parte dell’a.d. Cattaneo, con le prime macro-indicazioni sulle priorità strategiche (piano atteso a novembre). Intanto la sim milanese mantiene una valutazione positiva su Enel, spiegando come “il profilo sia ancora attractive grazie all’esposizione rinnovabili, alla posizione lunga clienti e alla stabilizzazione dei margini retail e dello scenario regolatorio”.

“Con la recente nomina di Flavio Cattaneo come nuovo amministratore delegato di Enel, gli investitori sono curiosi di sapere quando presenterà al mercato la sua visione strategica per l’utility. Anche se ci aspettiamo che il messaggio generale sia all’insegna dela continuità, vediamo anche il potenziale per importanti aggiustamenti”, suggeriscono nel report dal titolo “Opportunities for the new CEO” gli esperti di Barclays che “continuano a vedere valore nel titolo e confermano la valutazione overweight”.

In termini di tempistica, Enel pubblicherà, come detto, i conti al 30 giugno il prossimo 26 luglio, ma in quella occasione Barclays non si attende commenti sulla strategia futura. La banca Uk nel suo report dello scorso 10 luglio ricorda che solitamente il precedente a.d. presentava l’aggiornamento strategico annuale alla fine di novembre e anche Cattaneo potrebbe scegliere questo periodo per fare il punto sulla strategia.

Dividendo: lunedì 24 stacco cedola

Intanto si guarda anche al prossimo appuntamento con il calendario dividendi che è fissato a Piazza Affari per lunedì 24 luglio, giorno in cui anche Enel staccherà la cedola. Lo scorso maggio, la società ha comunicato al mercato che su proposta del cda è stato approvato un dividendo complessivo pari a 0,40 euro per azione e deliberata la distribuzione di 0,20 euro per azione quale saldo del dividendo, tenuto conto dell’acconto di 0,20 euro per azione già pagato nel mese di gennaio 2023. “Tale saldo del dividendo – spiega la nota – verrà messo in pagamento – al netto delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla “record date” di seguito indicata e al lordo delle eventuali ritenute di legge – a decorrere dal 26 luglio 2023, previo stacco della cedola n. 38 in data 24 luglio 2023 e “record date” in data 25 luglio 2023”.

Nel 2022 è stato invece pagato un dividendo di 0,38 euro per azione. Il piano strategico 2023-25 prevede, per ogni anno del piano, un dividendo per azione fisso di 0,40 euro nel 2022, 0,43 euro nel 2023, 0,43 euro nel 2024 e 0,43 euro nel 2025. Con una precisazione aggiuntiva, “il dividendo per azione fisso di 0,43 euro per il 2024 ed il 2025 sarà una soglia minima e non massima”.

Dismissioni, le ultime in Australia e Cile

La tabella di marcia sul fronte dismissioni, che permetteranno di ridurre il debito del gruppo, prosegue in Enel. La mossa più recente in questa direzione è stato l’annuncio in Australia. Enel, attraverso la sua controllata al 100% Enel Green Power, ha raggiunto un un accordo con INPEX, per la cessione del 50% delle due società che possiedono tutte le attività del Gruppo in Australia, nello specifico Enel Green Power Australia Pty Ltd ed Enel Green Power Australia Trust, attualmente interamente possedute da EGP, per un corrispettivo complessivo di circa 400 milioni di euro di enterprise value, riferito al 100%, di cui circa 140 milioni di euro in debito. Il giorno prima, il gruppo guidato da Cattaneo ha invece firmato un accordo per la vendita a Sonnedix di un portafoglio di impianti fotovoltaici in Cile del valore di circa 504 milioni di euro, corrispondente al 100% dell’enterprise value concordato dalle parti. “Di conseguenza, si prevede che l’operazione generi un impatto positivo sull’indebitamento netto del Gruppo Enel pari a circa 504 milioni di euro e sull’utile netto di Gruppo reported per il 2023 pari a circa 20 milioni di euro”, segnala la nota.

In generale, il piano strategico al 2025, presentato lo scorso novembre, prevede un debito netto in discesa già nel 2023 grazie a dismissioni pari a 21 miliardi di euro. La maggior parte di questo piano di disposals dovrebbe essere completata entro la fine del 2023.