Notizie Notizie Italia Enel: domani i conti del secondo trimestre, mercato guarderà all’outlook

Enel: domani i conti del secondo trimestre, mercato guarderà all’outlook

30 Luglio 2018 13:00

Enel alzerà domani il velo sui conti del secondo trimestre del 2018 (a partire dalle 18 è prevista la conference call). Gli analisti si aspettano ricavi nel secondo trimestre 2018 a 17,75 miliardi, in crescita del 4,7% a/a. L’Ebitda ordinario dovrebbe attestarsi a 3,9 miliardi, segnando un pregresso del 3,5% a/a e portando la redditività al 21,9% (vs 22,2% del secondo trimestre 2017). L’Ebit dovrebbe raggiungere invece i 2,37 miliardi (+1,7% a/a), con il Ros al 13,3% (vs 13,7% del pari periodo 2017). L’utile netto ordinario è atteso a 901,8 milioni (+4,1%). L’indebitamento finanziario dovrebbe aumentare a 42,2 miliardi, in parte per motivi stagionali e in parte per l’operazione di M&A su Electropaulo. Molta attenzione il mercato porgerà anche all’outlook societario. Alla vigilia dei riusltati il titolo Enel si mostra debole a Piazza Affari, registrando una leggera flessione dello 0,34% a 4,7 euro. 

Analisi fondamentale: dominano i buy tra gli analisti


Ricordiamo che di 31 analisti che seguono il titolo, 23 hanno raccomandazione buy e 8 sono hold (fonte: Bloomberg). Nessuno consiglia di vendere. Il target price medio è 5,6 euro con un rendimento potenziale del 18,6%. Il grafico mostra anche che le posizioni buy nel corso dell’anno sono leggermente aumentate, mentre lo spread price, ovvero la differenza tra target price e prezzo delle quotazioni si è allargato parecchio.
Sui multipli Enel risulta a sconto sul P/E 2018 e 2019, mentre è allineato ai peer quanto a Ev/Ebitda dei due anni.

Analisi Tecnica: titolo vicino ai minimi Ytd e in attesa di spunti

Graficamente il titolo con lo stacco di dividendo è tornato sul supporto di breve a 4,6 euro. In attesa dei conti, i livelli da monitorare sono due. Al ribasso la rottura dei 4,57 euro sarebbe un segnale molto negativo, visto il forte sostegno che da inizio anno questo livello ha garantito al titolo, mentre al rialzo il segnale più pulito sarebbe alla rottura dei 5 euro, con target i massimi di maggio di quest’anno e dicembre 2017.

 

(approfondimento a cura di Michele Fanigliulo