Notizie Notizie Italia Elezioni Italia, L’incertezza elettorale non dovrebbe distogliere il Paese da un cammino virtuoso

Elezioni Italia, L’incertezza elettorale non dovrebbe distogliere il Paese da un cammino virtuoso

24 Gennaio 2018 11:44

 

 
Si infittiscono i report destinati all’Italia e alle sue prospettive economiche a poche settimane dalla tornata elettorale. Prevalgono al momento i toni morbidi, ma è certo che avvicinandosi al 4 marzo salirà l’ansia nelle centrali della finanza internazionale. L’ultimo report, firmato da Candriam, sostiene che le elezioni italiane si riveleranno probabilmente una distrazione di breve termine.
La forza ciclica – scrive di Nadège Dufossé, Head of Asset Allocation di Candriam Investors Group – pesa attualmente di più delle note debolezze strutturali dell’economia italiana”. E, aggiunge lo strategist: “La ripresa del Paese è diventata autosufficiente, in quanto sia la fiducia delle imprese (PMI Composite a 56,5 punti) che il sentiment dei consumatori (poco sotto il suo livello record) sono notevolmente migliorati dalla scorsa estate”.
Per queste ragioni, in un orizzonte di medio termine, “la sostenibilità del debito è migliorata, grazie al fatto che il tasso di interesse medio pagato sul debito in essere sta diminuendo, il tasso di crescita nominale è cresciuto e il saldo primario dovrebbe rimanere invariato”.
Il Fondo monetario internazionale, da parte sua, stima che il rapporto debito/Pi. italiano toccherà quota 120% nel 2022, in calo dal 133% registrato nel 2017.
 
L’ingovernabilità non spaventa i mercati

 

Questo scenario spiega perché l’incertezza dovuta alla tornata elettorale non dovrebbe distogliere il Paese dal cammino intrapreso. Al quale si aggiunge, per Dufossé, un ulteriore elemento: “Grazie alla nuova legge elettorale, Rosatellum, è molto improbabile che si formi un Governo formato da partiti anti-establishment – dice Dufossé – Ciò riduce quindi in modo significativo il rischio di coda che l’Italia lasci la zona euro, per ora”.
Lo scenario più probabile, secondo lo strategist, è che si crei un parlamento sospeso, ma ciò non rappresenterebbe di per sé una minaccia, almeno per la zona euro, in quanto una grande coalizione potrebbe gestire la situazione.
 
Notizie da Berlino

 

Secondo Candriam altre notizie positive per l’Eurozona arrivano dalla Germania, dove – sebbene permangano diverse incognite – una terza grande coalizione potrebbe porre fine alla fase di incertezza politica che ha paralizzato il programma di riforme europeo per diversi trimestri e aprire così nuovi orizzonti.
Visto il supporto offerto dal ciclo economico e dall’atteggiamento accomodante della Banca centrale, l’attuale quadro di opportunità per rafforzare l’Eurozona è favorevole: il Consiglio Europeo del 22-23 marzo potrebbe segnare l’inizio di un’agenda più ambiziosa”, dice Dufossé. Che aggiunge: “La Germania, che rappresenta la più grande economia dell’Eurozona e il Paese che contribuisce maggiormente al bilancio dell’Ue, possiede la chiave per sbloccare il processo di riforma che da tempo vive una fase di stallo”.
La bozza di accordo di coalizione tra i principali partiti tedeschi pone infatti in primo piano le questioni europee, richiedendo misure volte a rafforzare l’area dell’euro (compresa una proposta per trasformare l’ESM in un “Fondo monetario europeo” operante nel quadro del diritto dell’Ue) e a migliorare il controllo fiscale e il coordinamento economico. Inoltre, la bozza prevede ulteriori finanziamenti tedeschi per migliorare la forza dell’UE.

In breve, la Germania abbraccerebbe finalmente il processo di riforma dell’area dell’euro”, conclude Dufossé.