Eletropaulo: partita a due per il controllo, le offerte di Enel e Iberdrola in asta a giugno
Sarà una partita a due e si giocherà a inizio giugno quella per il controllo di Eletropaulo, società brasiliana di distribuzione elettrica nel mirino di Enel e degli spagnoli di Iberdrola (tramite la controllata Neoenergia). E tra i due contendenti europei non si è messo di traverso nessun “interferente”. Lo ha fatto sapere ieri in una nota ufficiale il gruppo brasiliano, comunicando che entro le 15 non sono state presentate altre offerte “interferenti”. La sfida ufficiale verrà giocata nel corso di un’asta pubblica in programma il prossimo 4 giugno e solo allora si saprà il nome della vincitrice tra Enel e Iberdrola. Ieri era infatti il termine ultimo, fissato da Elettropaulo, per la presentazione delle offerte da parte dei nuovi potenziali acquirenti e anche per la presentazione delle offerte migliorative da parte di Enel e Iberdrola. Uno schema criticato dalle due società che partivano svantaggiate rispetto a un terzo offerente che avrebbe avuto un vantaggio competitivo.
E proprio in extremis le regole del gioco sono state riviste, grazie all’intervento di Neoenergia: è infatti arrivata la decisione di un giudice di San Paolo, immediatamente recepita da Eletropaulo. “Neoenergia ed Enel Brasil non dovranno presentare le loro offerte oggi“. E’ quanto si legge nella nota pubblicata ieri da Eletropaulo nella quale si precisa che oggi (ieri n.d.r.) non sarà scelta l’offerta vincitrice”. “L’asta si terrà il 4 giugno nella forma già stabilita, e in quella occasione Enel e Neoenergia potranno gareggiare con il migliore prezzo, insieme ai potenziali nuovi offeretnti che hanno manifestato l’interesse entro questa data”, conclude il comunicato.
Lo scorso 26 aprile Enel Sudeste ha nuovamente aumentato il corrispettivo dell’offerta pubblica di acquisto volontaria su Eletropaulo, portandola da 32 a 32,2 reais brasiliani per azione. In base ai termini dell’offerta così migliorata, l’investimento complessivo atteso ammonta quindi fino ad un massimo di circa 5,4 miliardi di reais brasiliani (circa 1,3 miliardi di euro al cambio corrente). L’offerta rimane condizionata, tra l’altro, all’acquisizione di un numero totale di azioni rappresentative di oltre il 50% del capitale sociale di Eletropaulo. L’ultima offerta di Iberdrola si è invece attestata a 32,1 reais.
Nel frattempo ieri si è riunita Roma, sotto la presidenza di Patrizia Grieco, l’assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di Enel. E’ stato approvato il bilancio al 31 dicembre 2017 e deliberato un dividendo complessivo di 0,237 euro per azione (0,105 euro già versati quale acconto a gennaio 2018 e i rimanenti 0,132 euro in pagamento a titolo di saldo nel mese di luglio 2018). L’assemblea ha inoltre autorizzato il cda all’acquisto e alla successiva disposizione di azioni proprie per un massimo di 500 milioni di azioni della società, rappresentative del 4,92% circa del capitale sociale, e un esborso complessivo fino a 2 miliardi di euro, previa revoca della precedente analoga autorizzazione conferita dall’assemblea ordinaria del 4 maggio 2017. Rispondendo alle domande degli azionisti, Francesco Starace, a.d. di Enel, ha sottolineato che gli investimenti in Brasile sono sicuri e non suscita timori il contesto politico. “Nel Brasile ci siamo da tanto tempo, lo conosciamo bene”, ha dichiarato Starace.
A Piazza Affari il titolo Enel si mostra debole con un ribasso dello 0,3% a 4,838 euro, in linea con l’andamento del Ftse Mib. Da inizio anno ad ora il titolo Enel ha perso circa il 6 per cento.