Effetto COVID-19: maxi volatilità anche sul forex, attenzione a euro e sterlina. L’outlook con i supporti e le resistenze
Indubbiamente, la paura COVID-19 ha avvantaggiato le valute rifugio, come lo yen e il franco svizzero, in queste pesanti settimane di sell off che hanno colpito gli asset considerati più rischiosi, azionario in primis.
Nella giornata di ieri il dollaro ha perso fino a -2% scendendo a JPY 105,70, comunque a un valore decisamente superiore a quota JPY 101,18 yen della settimana scorsa. Le vendite sul dollaro hanno rafforzato anche l’euro, balzato ieri dello 0,5% a $1,1168, dopo aver testato un massimo intraday a $1,124, mentre la sterlina ha perso sul biglietto verde, precipitando alla vigilia fino a $1,2250, al minimo dallo scorso ottobre.
Oggi l’euro ritraccia: la moneta unica perde lo 0,84% circa sotto quota $1,11, a $1,1087. Il dollaro sale anche nei confronti dello yen, con il cambio USD-JPY in ribasso dello 0,68% a JPY 106,55.
In generale, il Dollar Index è in rialzo attorno a 97,95. La valuta è stata colpita da forti smobilizzi soprattutto nelle settimane in cui la paura del coronavirus e i timori di recessione hanno fatto collassare i tassi dei Treasuries. La moneta americana ha poi recuperato la scorsa settimana, in quanto il panico che ha colpito l’azionario ha portato gli investitori a prediligere la moneta più liquida al mondo. IL biglietto verde ha però scontato ieri il taglio dei tassi a sorpresa allo zero annunciato domenica dalla Federal Reserve di Jerome Powell.
I sell off sulla sterlina continuano, con il rapporto GBP-USD in flessione dello 0,84% a $1,2168. Il dollaro recupera anche nei confronti del franco svizzero, salendo dello 0,55% a CHF 0,9522, mentre nei confronti della moneta elvetica la moneta unica perde lo 0,14% a CHF 1,0572. Verso lo yen, l’euro cede lo 0,12% a JPY 118,33. Nei confronti della sterlina l’euro però avanza, segnando un rialzo dello 0,14% a GBP 0,9127.
In generale, la volatilità continua a essere particolarmente alta anche nel mercato dei cambi.
Così Michael Hewson, responsabile analista di mercato presso CMC Markets UK, presenta il suo outlook sui principali rapporti di cambio:
EUR-USD: Riguardo al rapporto euro-dollaro, il rischio qui è di tornare verso la media mobile a 50 giorni di $1,1050. Se poi venisse bucata questa soglia, ci sarebbe la possibilità di tornare a testare i recenti minimi, a $1,0780. Per parlare di ripresa, il cambio dovrebbe superare il livello di $1,1240 per ritestare i recenti massimi al di sopra di $1,14.
GBP-USD : un calo sotto $1,2200 (che è quello avvenuto in queste ultime ore) ha il potenziale di tornare ai minimi recenti di $1,1960. Il calo dai massimi delle scorse settimane a $1,3150 è stato precipitoso, e dovremmo assistere a una ripresa al di sopra di quota $1,2550 per veder stabilizzato il cambio.
EUR-GBP ha continuato a puntare verso l’alto avvicinandosi all’area 0,9200. Un superamento di questo livello porterebbe al precedente picco di 0,9325, mentre una discesa sotto 0,8980 potrebbe vedere evaporare questi guadagni in modo veloce.
USDJPY: la grande mossa del dollaro della scorsa settimana ha visto la valuta Usa segnare una forte ripresa dai minimi degli ultimi tre anni. Tuttavia, il recupero potrebbe durare poco ed è necessario che il cambio si attesti al di sopra della media mobile in 200 giorni per poter sperare in nuovi rialzi, altrimenti il rischio è di tornare verso i minimi. Grandi livelli di resistenza sono rappresentati da JPY 108,50 e JPY 109,20.