Effetto coronavirus, Fitch Ratings prevede crollo Pil Italia -4,7%. Aumentano banche a rischio downgrade
Effetto coronavirus, una contrazione del Pil italiano, nel 2020, pari a -4,7% che, inevitabilmente, metterà sotto pressione i rating delle banche italiane: Fitch Ratings conferma i rating di cinque banche con outlook negativo, ma rivede al ribasso la valutazione su una banca e pone in Rating Watch Negative (RWN) i rating di altri sette istituti di credito.
I sette istituti i cui rating sono stati posti in Rating Watch Negative sono i seguenti (in parentesi i rating attuali):
- Banco di Desio e della Brianza S.p.A. (al momento BBB-)
- Banca Popolare di Sondri, Banca Popolare dell’Alto Adige, Banca IFIS (BB+)
- BPER Banca S.p.A. (BB)
- Banca Monte dei Paschi di Siena SpA (B);
- Banca Carige (B-/RWN).
A essere peggiorata di un gradino è stata la valutazione su Gruppo Bancario Iccrea (il rating è stato rivisto al ribasso a “BB-/Negative”.
Confermato invece a Rating Watch Positivo “BBB-” di Ubi, dopo l’offerta pubblica di scambio presentata da Intesa SanPaolo che, secondo Fitch Ratings, rende più probabile un upgrade.
Per le seguenti banche è stato reiterato l’outlook negativo:
- Banca Nazionale del Lavoro S.P.A. (BBB+/Negative)
- Credito Emiliano (BBB/Negative)
- Mediobanca (BBB/Negative)
- Banca di Credito Finanziario (BBB/Negative)
- Intesa Sanpaolo (BBB/Negative)
- UniCredit (BBB/Negative)
“La revisione della nostra stima sullo scenario di base mette in evidenza le sfide per le banche italiane in questo contesto senza precedenti e la prospettiva di un’economia molto più debole”, si legge nella nota di Fitch Ratings, che aggiunge che “l’esito della pandemia potrebbe intensificare la pressione sui rating delle banche”.
Così si legge nel rapporto dell’agenzia di rating:
“Praticamente, tutti i rating delle banche italiane hanno un outlook negativo o sono stati posti in Rating Watch Negative a seguito della revisione, fattore che sottolinea l’aumentata pressione sui rating del settore”.
“Noi crediamo che le banche i cui rating hanno un outlook negativo abbiano spazio per emergere dalla crisi attuale mantenendo intatti i loro rating, dal momento che queste banche mostrano una forza relativa nelle loro reti di franchising, nei loro modelli di business e nei loro profili finanziari”. Tuttavia, “i loro rating rimangono vulnerabili nonostante questi punti di forza, e probabilmente saranno sottoposti a un downgrade, nel caso in cui la crisi sanitaria globale non venisse risolta nel secondo semestre del 2020. Una situazione del genere renderebbe infatti meno probabile una ripresa nel 2021, mettendo ulteriormente sotto pressione la qualità degli asset e gli utili”.
“Un declassamento del rating italiano (BBB / negativo) comporterebbe anche un downgrade delle banche in quanto Fitch ritiene che vi sia una forte correlazione tra il merito di credito delle banche, il profilo di credito sovrano italiano e l’economia nazionale. Ciò è dovuto all’esposizione delle banche ai mutuatari italiani e alla loro esposizione diretta al debito sovrano tramite i titoli di Stato detenuti”, precisa l’agenzia di rating Usa.