Notizie Notizie Italia Effetto Conte sullo spread, vola oltre quota 240. Fidentiis: occhio a frase Di Maio su banche, rischio credit crunch

Effetto Conte sullo spread, vola oltre quota 240. Fidentiis: occhio a frase Di Maio su banche, rischio credit crunch

5 Giugno 2018 15:51

Lo spread BTP-Bund torna a impennarsi dopo giorni di forti cali, a conferma di come il rischio Italia sia sempre pronto a ripresentarsi. Stavolta, a innescare il balzo del differenziale, che arriva a scattare di oltre +10% tornando a superare quota 240 punti base, è l’effetto Giuseppe Conte.

Il presidente del Consiglio parla al Senato per chiedere la fiducia al governo M5S-Lega, e conferma tutte le proposte di politica fiscale espansiva contenute nel contratto di governo.

Fidentiis Equities ricorda inoltre le ultime dichiarazioni che sono arrivate nel fine settimana da Luigi Di Maio, leader del M5S ora ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico.

In particolare, lo scorso 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, oltre a tuonare “lo Stato siamo noi”, Di Maio ha detto:

“Ci mettiamo al lavoro per risarcire i truffati delle banche, vittime di una grande conflitto di interessi che ha alimentato la II Repubblica”.

Parlando dal palco insieme a Sergio Bramini, imprenditore a cui era stata pignorata l’abitazione qualche giorno prima, chiamato da Di Maio come consulente al Mise, il neo ministro ha reso nota la volontà di varare una legge che vada incontro alle esigenze degli imprenditori, qualora non riescano a riscuotere i crediti che vantano verso lo Stato.

Lo stesso Bramini, stando a quanto riportato da Il Messaggero, ha tra l’altro aggiunto: “Faremo una riforma della legge fallimentare e metteremo mano alla legge sulle banche eliminando l’articolo 160 che ha consentito che io e la mia famiglia fossimo sloggiati con la forza”.

Proprio a tal proposito Fidentiis sottolinea che una proposta del genere impedirebbe alle banche di sequestrare le case dove il debitore ha la propria residenza o anche il domicilio e, anche, di pignorare gli impianti e i macchinari delle aziende. Un tale scenario “creerebbe una situazione di credit crunch nel settore dei mutui e del leasing, riducendo anche il “Net Present Value” (NPV) dei crediti deteriorati garantiti”. Tutto, a discapito delle banche.

Tornando al trend dello spread, intervistato da Reuters Antoine Bouvet, strategist della divisione dei tassi per Mizuho, fa notare che “il discorso (di Giuseppe Conte) dimostra che non c’è alcun segnale che dimostra che le proposte (di politica fiscale espansiva) del governo italiano verranno in qualche modo smorzate: una situazione, questa, che è bearish per i BTP”.

Il motivo della view ribassista è semplice: con un debito pubblico che rimane decisamente elevato, gli investitori si chiedono come il governo M5S-Lega possa trovare le risorse per finanziare le varie iniziative del reddito e della pensione di cittadinanza, della flat tax, dell’abolizione della legge Fornero, del salario minimo orario.

Di qui, la pressione sui BTP, che tornano a essere venduti a man bassa. Il risultato è che i tassi sui BTP decennali tornano a superare la soglia del 2,75%; boom anche per i rendimenti a due anni, che volano di 11 punti base salendo allo 0,86%.

Così il premier Conte sul reddito e sulla pensione di cittadinanza, nel discorso proferito al Senato:

“L’obiettivo del Governo è assicurare un sostegno al reddito a favore delle famiglie più colpite dal disagio socio-economico. Il beneficio verrà commisurato alla composizione del nucleo famigliare e sarà condizionato alla formazione professionale e al reinserimento lavorativo. Ci proponiamo, in una prima fase di rafforzare i centri per l’impiego, in modo da sollecitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro con la massima efficienza e celerità possibili. Nella seconda fase, verrà erogato il sostegno economico vero e proprio”. Ancora: “Ci premureremo di intervenire  anche a favore dei pensionati che non hanno un reddito sufficiente per vivere in modo dignitoso, introducendo una pensione di cittadinanza”.

Il presidente del Consiglio ha anche affermato che “è ora di dire che i cittadini italiani hanno diritto a un salario minimo orario, affinché nessuno venga più sfruttato, che hanno diritto a un reddito di cittadinanza e a un reinserimento al lavoro qualora si ritrovino disoccupati, che hanno diritto a una pensione dignitosa, che hanno diritto a pagare in maniera semplice tasse eque“.

Sì anche alla flat tax:

“L’obiettivo è la ‘flat tax’, ovvero una riforma fiscale caratterizzata dall’introduzione di aliquote fisse, con un sistema di deduzioni che possa garantire la progressività dell’imposta, in piena armonia con i principi costituzionali. Solo così sarà possibile pervenire a una drastica riduzione dell’elusione e dell’evasione fiscale, con conseguenti benefici in termini di maggiore risparmio di imposta, maggiore propensione al consumo e agli investimenti, maggiore base imponibile”.

I mercati colgono il messaggio. E tornano a scontare la prospettiva di una Italia spendacciona che si allontani sempre di più dalla retta via indicata dall’Ue.