Effetto Borghi sullo spread. L’economista: ‘elezioni europee ultima chance, altrimenti Italia dovrà uscire’
Torna l’ansia spread sui mercati dopo le dichiarazioni rilasciate da Claudio Borghi, economista della Lega e presidente della Commissione bilancio della Camera. Stando a quanto riporta Reuters, parlando a un convegno che si è svolto a Milano, Borghi ha detto, riferendosi alle imminenti elezioni europee, che si terranno nell’ultima settimana di maggio, che queste saranno l’ultima possibilità perchè l’Italia possa cambiare le cose.
“Per me è l’ultima possibilità”, ha detto Borghi, aggiungendo che l’Europa diventerà “meno tossica” per l’Italia solo se i partiti di ispirazione populista riusciranno ad avere la maggioranza nel nuovo Parlamento Europeo.
Borghi ha auspicato, anche, che i due partiti al governo, M5S e Lega, siedano nello stesso gruppo parlamentare a Strasburgo.
“O riusciamo a cambiarla adesso, oppure dovremo uscire”, ha continuato, stando a quanto riporta Reuters.
Le dichiarazioni del deputato della #Lega Claudio #Borghi riportano tensione e volatilità sul mercato dei #TitolidiStato italiani. Il costo sarà a carico del contribuente. Questo è un governo che va contro gli interessi delle aziende, dei lavoratori, dei pensionati. #btp pic.twitter.com/idKvtGJUfU
— Salvo Cozzolino (@CozzolinoSalvo) February 15, 2019
Immediata la reazione dello spread BTP-Bund, che è tornato a puntare verso quota 280 punti base, con un rialzo del 3% circa, a fronte di tassi sui BTP decennali che hanno toccato un massimo intraday di 291 punti base. L’Italia rimane sotto i riflettori dopo l’annuncio di Moody’s, che ha rivisto al ribasso l’outlook di crescita del Pil italiano dal precedente +1,3% a un range compreso tra lo 0 e lo 0,5% per il 2019.
Focus inoltre sulle dichiarazioni rilasciate da Desmond Lachman, ex vicedirettore presso la divisione di sviluppi politici Policy Development and Review Department del Fondo Monetario Internazionale.
In un discorso proferito all’ Official Monetary and Financial Institutions Forum, Lachman ha lanciato un alert sul debito italiano, affermando che, se il governo M5S-Lega non correrà ai ripari subito, il mondo intero sarà costretto a far fronte a una nuova ed enorme crisi del debito ‘brutale’ in Europa.
“Con un debito pubblico attorno al 130% del Pil, l’economia (italiana) deve crescere se vuole che gli investitori vengano persuasi sulla sostenibilità dei conti pubblici. (La crescita) è cruciale per il governo italiano, in un momento in cui i costi necessari per rifinanziare il debito sono vicini alla cifra impressionante di 275 miliardi l’anno“.