Earning season scalda i mercati, Piazza Affari ai massimi da inizio febbraio
Segno più per Piazza Affari in avvio di giornata con l’indice Ftse Mib che viaggia in progresso dello 0,13% a 23.335 punti, sui massimi dal 2 febbraio. Da inizio mese l’indice guida di Piazza Affari segna un progresso di quasi il 4%. Il mercato si è mosso molto bene ieri con il promettente avvio della nuova. Secondo le stime elaborate da Thomson Reuters, gli utili voleranno ai massimi degli ultimi sette anni, +18,4% rispetto a un anno fa. Dopo l’antipasto di BlackRock (Eps a 6,70$, battuto il consensus fermo a 6,39 dollari), oggi toccherà a big bancarie quali Citigroup, JP Morgan e Wells Fargo.
“Ci aspettiamo che le banche d’affari possano aver sofferto la volatilità che ha interessato il mercato negli ultimi due mesi – sottolinea Vincenzo Longo, market strategist di Ig – mentre su quelle commerciali potrebbe aver avuto un impatto il rallentamento del settore immobiliare, in scia al recente balzo dei tassi d’interesse”.
Più in generale, lo strategist di IG si aspetta che i conti siano positivi, ma lontano dai recenti record segnati nei trimestri precedenti e a fare da traino potrebbe essere stato il dollaro debole di questo inizio d’anno.
CNH corre ancora
In vetrina a Piazza Affari CNH Industrial (+2,21% a 10,12 euro) che dà seguito al +2,4% della vigilia. A dare sprint al titolo è l’ipotesi spin-off della divisione camion di Volkswagen. Volkswagen Truck & Bus, che comprende i marchi di camion MAN e Scania, potrebbe essere valorizzata circa un miliardo di dollari. Il mercato valuta la possibilità che in futuro prenda corpo anche lo spin-off di Iveco. Oggi è intanto prevista l’assemblea di CNH per approvazione bilancio 2017.
Male Telecom Italia (-0,88%) con il governo che ha deliberato di non esercitare i poteri speciali e di consentire il decorso dei termini temporali in relazione all’ingresso di Cassa Depositi e Prestiti nel capitale di Telecom Italia, con una partecipazione di quasi il 5%.
Peggiore del Ftse Mib è il titolo Tenaris (-2,2%), seguito a ruota da Azimut (-2,1%) che paga i deboli riscontri di marzo con raccolta netta di soli 35 milioni, decisamente sotto le attese (Equita Sim stimava 300 mln).
Eni in lieve rialzo (+0,10%) con Kepler Cheuvreux che ha alzato il target price a 17 euro.