Notizie Notizie Mondo Draghi rassicura mercati da forum Sintra, ma l’ex Fmi scettico: ‘In caso recessione Bce non potrà farcela da sola’

Draghi rassicura mercati da forum Sintra, ma l’ex Fmi scettico: ‘In caso recessione Bce non potrà farcela da sola’

18 Giugno 2019 11:29

Apre a Sintra, Portogallo, il Forum delle banche centrali organizzato dalla Bce, come ogni anno. A inaugurare l’evento, con un discorso dedicato ai venti anni di politica monetaria della Banca centrale europea (Twenty Years of the ECB’s monetary policy), è il numero uno Mario Draghi.

Draghi difende gli strumenti di politica monetaria che la Bce ha adottato per sostenere la crescita e l’inflazione dell’area euro, e rassicura gli operatori di mercato, affermando che Francoforte interverrà in qualsiasi momento, laddove fosse necessario.

Ricorda come ciò che conta è che “la politica monetaria rimanga impegnata a centrare il suo obiettivo e non si rassegni a una inflazione troppo bassa”. Ricorda l’approccio della Bce, che ‘è paziente, persistente e prudente”.

Paziente, perchè, alle prese con shock negativi ripetuti, abbiamo dovuto estendere l’orizzonte della nostra politica; persistente, perchè la politica monetaria rimarrà accomodante in modo tale da assicurare che l’inflazione converga in modo sostenuto verso il nostro obiettivo (poco inferiore al 2%); prudente, perchè presteremo attenzione alle dinamiche sottostanti dell’inflazione effettuando aggiustamenti di politica monetaria in modo appropriato”.

Le dichiarazioni dovish fanno virare in negativo l’euro, che nei confronti del dollaro torna a perdere quota $1,12.

Draghi conferma in generale l’impegno a intervenire, anche laddove afferma che, “in assenza di miglioramenti, così come in assenza del ritorno di una inflazione sostenuta verso il nostro obiettivo, saranno necessari ulteriori stimoli”.

La promessa viene ripetuta più volte: “Rimaniamo in grado di rafforzare la nostra forward guidance aggiustando il suo orientamento e la sua condizionalità tenendo in considerazione i cambiamenti che si presentano negli aggiustamenti del percorso di inflazione”. E “ciò vale per tutti gli strumenti” a disposizione.

Il riferimento è a “ulteriori tagli dei tassi di interesse” e alla “necessità di mitigare le misure per contenere eventuali effetti collaterali”, ma anche al programma di Quantitative easing che è stato stoppato alla fine del 2018 e che già, come aveva ammesso lo stesso Draghi, era stato discusso nell’ultima riunione del Consiglio direttivo.

Il numero uno della Bce rimarca tuttavia l’importanza che la crescita venga sorretta anche dalla politica fiscale.

“Ma la politica fiscale dovrebbe fare la sua parte. Nel corso degli ultimi 10 anni, il peso degli aggiustamenti macroeconomici è stato sbilanciato in modo sproporzionato sulla politica monetaria. Ci sono stati anche casi in cui la politica fiscale è stata pro-ciclica contrapponendosi agli stimoli monetari”.

Se Draghi si limita ad appellarsi alla politica fiscale, decisamente meno fiducioso nell’efficacia dell’arsenale della Bce è Olivier Blanchard, ex responsabile economista del Fondo Monetario Internazionale che, presente anche lui al Forum di Sintra, rilascia un’opinione che fredda i mercati:

“Sono quasi sicuro che la Bce non possa, da sola e a questo punto, combattere una recessione. Avrà bisogno di aiuto, è piuttosto ovvio”.