Dossier Tim: su NetCo fissato closing il primo luglio. Cosa succede su Sparkle, capitolo Starlink e quota Inwit?
Il dossier Rete Tim è alle battute finali. Il gruppo guidato da Pietro Labriola ha fissato con il fondo Usa KKR per il prossimo primo luglio il perfezionamento della vendita di NetCo a Optics BidCo. Si tratta di un’operazione da circa 22 miliardi di euro che permetterà a Telecom Italia di ridurre il debito di oltre 14 miliardi di euro. Di conseguenza, è stato modificato il calendario finanziario della società delle telecomunicazioni, con il consiglio di amministrazione che si riunirà il 31 luglio per esaminare i risultati finanziari preliminari al 30 giugno.
Ma se il dossier Rete sta per essere chiuso ci sono altri temi che restano sul tavolo del board guidato da Pietro Labriola, tra questi Sparkle ma anche la contesa con Starlink di Musk.
Intanto a Piazza Affari l’ufficializzazione del closing mette di buon umore il titolo Telecom Italia sale di oltre il 2%. Nel dettaglio, il titolo sta guadagnando il 2,3% circa a quota 0,2295 euro (ancora distanti i massimi dell’anno a 0,3041 euro, toccati proprio nella prima seduta del 2024).
Rete Tim: fissato per primo luglio closing per nascita di Netco
E’ stato fissato per il primo luglio il closing per la nascita di Netco, ceduta al fondo americano Kkr. “In conseguenza della definitiva separazione e delle necessità di tener conto degli effetti economici e patrimoniali dell’operazione, si rende noto che il calendario societario 2024, precedentemente pubblicato, è stato modificato per prevedere che il consiglio di amministrazione (cda) si riunisca il 31 luglio per esaminare i dati preconsuntivi al 30 giugno 2024 e il 26 settembre per l’approvazione della relazione intermedia sulla gestione”, precisa Tim in una nota.
Ecco il calendario finanziario della società, aggiornato per il secondo semestre 2024:
31 luglio – cda per l’esame dei dati preconsuntivi al 30 giugno 2024
26 settembre – cda per l’approvazione della relazione finanziaria al 30 giugno 2024
13 novembre – cda per l’approvazione dell’informativa finanziaria al 30 settembre 2024.
Sparkle, nessuna novità dalla nuova offerta del Mef
E se su NetCo la tabella di marcia non ha subito rallentamenti, sul fronte Sparkle manca ancora l’offerta e su quello Inwit Tim starebbe lavorando per la vendita della partecipazione residua. In particolare, si attende ancora la nuova potenziale offerta vincolante congiunta da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze e del fondo spagnolo Asterion per l’operatore nel settore dei cavi sottomarini che gestisce una rete proprietaria in fibra ottica che si estende per oltre 600.000 km attraverso Europa, Africa, Medio Oriente, America e Asia. Nonostante fosse attesa in questi giorni, non è stata ancora finalizzata l’offerta (con una revisione al rialzo) del Tesoro con Asterion per l’acquisto della rete dei cavi sottomarini del gruppo controllato da Tim.
Secondo quanto anticipato dalla stampa nelle scorse settimane, l’offerta varrebbe 800 milioni di euro rispetto ai 750 milioni (compresi 125 milioni di euro di earn out), presentati dal solo Mef nel mese di gennaio.
Capitolo Tim-Starlink: le ultime
Intanto arrivano delle novità anche dal capitolo ancora aperto Tim-Starlink. Ricordiamo che la scorsa primavera era scoppiato il caso tra la società italiana e quella di Elon Musk, con l’operatore controllato da SpaceX che aveva chiesto a inizio aprile al Mimit un tavolo di mediazione per verificare le condizioni di coesistenza tra il servizio che intendono mettere in campo e quello già esistente di Tim. Allora, durante l’incontro il ministero aveva illustrato alle parti un modello tecnico per l’analisi elaborato dalla Fondazione Ugo Bordoni, in house del ministero, e chiesto alle parti di ricevere i dati tecnici necessari per lo studio delle frequenze entro il 24 aprile.
Trascorsi due mesi la fondazione Bordoni, su incarico del Mimit, ha proposto una soluzione nella contesa “tecnica” tra Tim e Starlink, prevedendo che Starlink vada a effettuare alcuni interventi di schermatura dei gateway di Milano e Foggia, in modo da evitare potenziali interferenze con le reti mobili.
“Il sito di Starlink di Marsala non darebbe le stesse problematiche, anche se il ministero della Difesa sta verificando eventuali criticità per il vicino aeroporto di Trapani n- ricordano gli analisti di Equita -. Tim dal canto suo, una volta garantite le schermature da parte di Starlink, dovrà condividere i dati dello spettro nella banda a 28 GHz. Tim starebbe comunque chiedendo un’interpretazione autentica da parte di Autorità e ministero sulla delibera dell’AGCOM”.
“L’offerta internet satellitare di Starlink costituisce una potenziale proposta concorrente per Tim, anche se riteniamo possa essere di interesse per un limitato bacino di utenza, riferito in particolare alle aree rurali sprovviste di copertura adeguata“, concludono gli analisti della sim milanese, che mantengono la raccomandazione di acquisto (rating buy) sulla società di telecomunicazioni.