Notizie Notizie Italia Dossier Persidera chiuso per Tim e Gedi, quota ceduta a F2i ed Ei Towers      

Dossier Persidera chiuso per Tim e Gedi, quota ceduta a F2i ed Ei Towers      

5 Giugno 2019 09:41

Tim chiude il dossier Persidera. Il gruppo guidato da Luigi Gubitosi e Gedi ha raggiunto un accordo vincolante con F2i ed EI Towers per la cessione delle partecipazioni detenute in Persidera (pari rispettivamente al 70% e al 30% del capitale), sulla base di un enterprise value di 240 milioni di euro. Un’operazione, spiega Tim, che “si inquadra in un contesto di razionalizzazione del portafoglio e di focus sulle attività core”. Non solo, è anche coerente con il progetto di valorizzazione della società perseguito da Tim e Gedi sin dalla creazione della partnership, realizzata nel 2015 tramite l’integrazione delle rispettive frequenze televisive e relative attività.

In queste prime battute di giornata, Telecom Italia si ritaglia un posto tra i migliori del Ftse Mib: il titolo del big italiano delle tlc guadagna oltre l’1% a 0,46 euro per azione, mentre Gedi sale di circa il 5% a 0,302 euro.

I dettagli dell’operazione

L’operazione è soggetta al via libera delle autorità competenti e prevede che entro il closing stimabile indicativamente nell’ultimo trimestre 2019, venga effettuata la scissione di Persidera in due separate entità: una che rimarrà titolare delle 5 frequenze del digitale terrestre, relativi contratti attivi e personale e la seconda nella quale confluirà l’intera infrastruttura di rete e il relativo personale. F2i acquisirà l’intero capitale della nuova Persidera mentre Ei Towers acquisirà il 100% della nuova società di infrastruttura di rete.

L’impatto complessivo atteso sulla riduzione della posizione finanziaria netta (PFN) del gruppo nel 2019 è pari a circa 160 milioni, importo che comprende il corrispettivo da incassare al closing per la partecipazione del 70%, i dividendi distribuiti dalla società e l’effetto del deconsolidamento del debito Persidera. In una nota Gedi indica che l’intesa prevede un corrispettivo per il gruppo editoriale pari a 74,5 milioni di euro. La cessione della partecipazione, asset  non  core  del  gruppo,  determinerà  una  riduzione  di  74,5  milioni dell’indebitamento finanziario netto del gruppo, che al 31 marzo 2019, ante IFRS 16, era pari a € 124,7 milioni. L’operazione determinerà una minusvalenza di € 16,9 milioni.

Per F2i “con questa operazione prosegue il percorso iniziato con l’acquisizione di Ei Towers, volto alla creazione di un operatore infrastrutturale indipendente e neutrale, aperto alla collaborazione con i broadcaster nazionali e internazionali”. Questo il commento di Renato Ravanelli, amministratore delegato del fondo F2i. “Pone inoltre le basi per il consolidamento del settore al fine di favorirne la razionalizzazione secondo standard europei e una rapida ed efficiente transizione verso le nuove tecnologie del digitale terrestre (Dvbt 2)’.