Dossier banche venete: 5-6 miliardi dal governo, e good bank da cedere a 1 euro. Spunta Iccrea oltre a Intesa
Banche venete, si fa strada la soluzione in stile Banca Etruria. E’ quanto trapela dalle ultime indiscrezioni stampa, secondo cui la regia del ministro Pier Carlo Padoan starebbe pensando alla creazione di una bad bank e di una good bank. Quest’ultima verrebbe ceduta al prezzo simbolico di 1 euro.
A quale banca? Al primo posto ci sarebbe Intesa SanPaolo, mentre UniCredit secondo le fonti sarebbe meno convinta. Il Sole 24 Ore cita un interesse possibile da parte di Iccrea.
Così una fonte interpellata da AdnKronos:
“Da un lato verrà costituita una ‘good bank’ “che verrà ceduta al prezzo simbolico, ma in presenza di un piano solido che assicuri stabilità per il futuro”; dall’altro “si sta studiando la soluzione per consentire al Tesoro di garantire i 5-6 miliardi di euro necessari a gestire gli asset che non verranno conferiti nella nuova banca, a partire dagli Npl“. Sono 9 miliardi i crediti in sofferenza dai libri di Vicenza e Veneto che ‘resteranno’ allo Stato e su questo fronte “si cerca una formula che possa ottenere il via libera Ue senza configurare l’aiuto di Stato. I contatti sono costanti e “l’ottimismo prevale”, anche se resta il rischio che scatti il burden sharing, che colpisce azionisti e creditori non privilegiati, innescando il meccanismo che ha portato a dover rimborsare i risparmiatori delle quattro banche. “Si lavora per ridurre al minimo l’impatto”, affermano le fonti.
Lo schema è molto simile a quello adottato per rimettere in carreggiata le quattro good bank nate dalle quattro banche sottoposte a risoluzione a fine 2015 Banca Etruria, CariChieti, CariFerrara e Banca Marche.
Non per niente, Ubi Banca ha rilevato le tre good bank Banca Etruria, Banca Marche e CariChieti al prezzo simbolico di 1 euro.
Già nella giornata di ieri era trapelato un piano, per le banche venete, volto a dividere gli asset performanti da quelli non performanti: per convogliarli rispettivamente in una good bank e in una bad bank.
Ora, stando a quanto riferito da fonti interpellate dall’AdnKronos, si prevede la creazione di una bad bank del governo, che abbia il compito di ripulire i bilanci dei due istituti, attraverso un apporto, da parte dell’esecutivo, di 5-6 miliardi di euro.
Forte il senso di urgenza del Tesoro, che dunque starebbe focalizzando la sua attenzione su uno schema che si baserebbe sulla “liquidazione ordinata” degli asset, partendo dallo scorporo degli Npl, stando a quanto conferma Il Sole 24 Ore.