Dividend Day del 20 maggio, è tempo di raccogliere i frutti. Tutto quello che c’è da sapere
Sono ben 20 le società del Ftse Mib che lunedì staccheranno la cedola. Per 19 titoli si tratta della cedola ordinaria legata al bilancio 2018, mentre per Fca è in arrivo il dividendo straordinario da ben 1,30 euro legato alla cessione di Magneti Marelli. Per incassare il dividendo bisogna detenere l’azione alla chiusura dell’ultimo giorno lavorativo prima dello stacco della cedola.
“E’ il periodo in cui si raccolgono i frutti, un argomento sempre importante per un investitore – rimarca Salvatore Graziano, fondatore di SoldiExpert, intervenuto a Binck TV – Ma bisogna dare il giusto peso a questo tema. Il dividendo è essenziale nell’ambito obbligazionario, per le azioni il ragionamento deve invece essere diverso”. “La cedola deve essere valutata nel medio periodo – asserisce Graziano – l’azione una volta che stacca il dividendo, lo abbiamo già visto negli ultimi due lunedì per gli stacchi di società mid e small cap, quasi sempre perde completamente il valore della cedola; quindi ragionare solo in termini di dividend yield può portare i risparmiatori a fare scelte disastrose. Il dividendo non deve essere l’unico elemento da prendere in considerazione, è necessario guardare alla sostenibilità dello stesso, nei confronti nel tempo”.
Dividendi e yield delle società che staccano lunedì
Guardando all’entità del rendimento della cedola, a primeggiare è Intesa Sanpaolo con la maxi-cedola di 0,197 euro per azione che corrisponde a un dividend yield del 9%. Segue a ruota Azimut (1,5 euro per azione), con dividendo yield dell’8,6%. Seguono poi a distanza UnipolSai (0,145 euro), Generali (0,90 euro) e Banca Generali (1,25 euro), tutte con rendimento superiore al 5 per cento. Anche per Eni il dividend yield è superiore al 5% che lunedì staccherà il saldo dividendo 2018 di 0,41 euro per azione (l’acconto è stato distribuito in autunno). Dividendo straordinario da ben 1,30 euro invece per Fca, legato alla cessione di Magneti Marelli (Fca aveva già staccato la cedola ordinaria lo scorso mese).
Complessivamente quest’anno Piazza Affari staccherà dividendi per 23 miliardi di euro, in crescita dai 21,5 mld del 2018 e dai ‘soli’ 16 mld del 2017. Quest’anno il rapporto tra valore di capitalizzazione del Ftse Mib e dividendi elargiti sfiora il 3,5%. “Visto che il martoriato Btp rende meno del 3% e il Bund è tornato sotto zero – rimarca il trader Tony Cioli Puviani, intervenuto ieri a Binck TV – si tratta di valori interessanti, tra i più alti in Europa”.