Deutsche Bank, saluta il capo dell’investment banking
“La banca è ora pronta al processo di trasformazione“. A parlare è Garth Ritchie, presidente di Deutsche Bank e capo della Corporate & Investment Bank, che lascia la banca consensualmente. Lo rende noto lo stesso istituto tedesco in una nota.Ritchie è entrato a far parte di Deutsche Bank nel 1996 come associato presso l’ufficio di Johannesburg della banca e ha continuato a ricoprire posizioni dirigenziali presso la banca d’investimento.
Il suo posto verrà preso dall’attuale CEO, Christian Sewing. Le notizie sulla banca continuano ad arrivare, con un piano di riduzione di circa 20.000 posti di lavoro, ovvero più di 1 ogni 5 dipendenti che in tutto sono 91.500. Ma non solo. Deutsche Bank starebbe trattando sia con la Bafin che con la Banca Centrale Europea per ridurre i requisiti patrimoniali nel tentativo di facilitare la sua imminente ristrutturazione, puntando ad abbassare il common equity tier 1 ratio. L’imminente ristrutturazione costerà fino a 5 miliardi di euro.
Il mese scorso dopo il fallimento della tentata fusione con la rivale Commerzbank AG, lo stesso Sewing aveva annunciato una cosiddetta “manovra lacrime e sangue”. Da quando è diventato CEO l’anno scorso, Sewing ha lottato per far sì che la banca tedesca potesse tornare a ottenere profitti sani. Come risultato, Deutsche Bank ha visto un significativo taglio di 3.900 posti di lavoro nel primo trimestre e un totale di 7.000 tagli di posti di lavoro da quando Sewing ha preso il controllo. Questa settimana lo stesso CEO svelerà la strategia di ristrutturazione della banca, dopo che una lunga serie di tentativi di risanamento non è riuscita ad aumentare la redditività dell’istituto.
Il consiglio di sorveglianza di Deutsche Bank si riunirà domenica 7 luglio per fare il punto della situazione sul piano di ristrutturazione, mentre il 24 luglio usciranno i dati relativi al secondo trimestre. Le notizie sulla prima banca tedesca sono in continua evoluzione, data la difficoltà per il gruppo di Francoforte di mettere a punto un progetto che riesca a far cambiare rotta a conti che sono tornati in positivo non senza difficoltà lo scorso anno.