Deutsche Bank-Commerzbank, fusione in vista? Mossa Cerberus scatena le speculazioni
La notizia dell’acquisto di una quota del 3% in Deutsche Bank, da parte del colosso di private equity Cerberus – lo stesso che ha mostrato interesse per Alitalia – ha dato il via a nuove speculazioni di mercato. Nel mese di luglio, Cerberus aveva reso noto di detenere infatti una partecipazione del 5% in Commerzbank, seconda banca tedesca dopo Deutsche Bank.
L’interrogativo che ha iniziato a circolare negli ambienti dell’alta finanza è stato di conseguenza il seguente: e se tra i piani di Cerberus ci fosse anche quello di traghettare le due banche verso una futura fusione?
D’altronde, con questa sua ultima mossa, il gruppo di private equity è diventato uno dei maggiori azionisti delle prime due banche tedesche.
In particolare, stando a quanto riporta Reuters, Cerberus è il quarto maggiore azionista di Deutsche Bank – dopo il gruppo cinese HNA, il Qatar e BlackRock – e il secondo maggiore azionista di Commerzbank, dopo il governo tedesco.
Controllato dal miliardario americano Stephen A. Feinberg, Cerberus ha preferito non rilasciare commenti su eventuali piani specifici.
Fatto sta che, come ha segnalato un trader interpellato da Reuters: “Posso capire queste speculazioni, visto che Cerberus non acquisterebbe partecipazioni di banche tedesche, senza una ragione”.
I portavoce del fondo americano di New York e Francoforte non hanno risposto alla richiesta di commenti arrivata dal Financial Times. Nessun commento è arrivato neanche da Deutsche Bank che, tra l’altro, nella notte di martedì aveva reso noto che Morgan Stanley detiene una partecipazione del 6,9% nel suo capitale.
Bloomberg aveva sottolineato a tal proposito che il colosso bancario Morgan Stanley stava detenendo la quota per conto di un “nuovo grande investitore”, la cui identità sarebbe stata resa nota entro qualche giorno. Ma, come precisa lo stesso quotidiano, l’FT non è riuscito a capire se la quota di Cerberus faccia parte o no di quella di Morgan Stanley.
Già nel 2016, i dirigenti di Deutsche Bank e Commerzbank avevano avviato negoziati su una potenziale combinazione. Negoziati poi naufragati, in quanto entrambe hanno poi deciso di concentrarsi sui loro piani di risanamento.