Deutsche Bank: azioni e bond sotto attacco. SOS mercati
Deutsche Bank: la banca numero uno in Germania finisce sotto attacco. Boom cds
E ora sui mercati viene sganciata anche la bomba Deutsche Bank.
Il titolo crolla di oltre il 10% circa alla borsa di Francoforte, pagando il boom dei cds, credit default swap, ovvero contratti di assicurazione che proteggono gli obbligazionisti dal rischio di un default dei bond detenuti.
Il titolo Deutsche Bank aveva già segnato un calo del 3,2% nella sessione di ieri, giovedì 23 marzo, scontando la notizia relativa ai cds delle banca, balzati fino a 173 punti base, dai 142 punti base del giorno precedente.
Il rialzo è stato il più forte della storia della banca teutonica, stando ai dati di Refinitiv riportati in un articolo di Reuters.
Deutsche Bank: azioni e bond travolti da sell dopo boom cds
Oggi le azioni di Deutsche Bank, che dall’inizio di marzo hanno perso più di un quinto del loro valore, continuano a essere attaccate da sell off ancora più importanti.
E non sono le uniche, del colosso tedesco, a segnare un tonfo.
Il diktat sell bombarda anche i bond AT1 di Deutsche Bank in dollari.
Il tonfo produce un balzo dei rendimenti, che volano fino al 22,87%, valore doppio rispetto a quello che i tassi di queste obbligazioni registravano appena due settimane fa, secondo i dati di Tradeweb, prima del doppio trauma Usa Silicon Valley Bank (SVB) – Signature Bank, e prima del caso Credit Suisse: tutti casi di banche che hanno riportato sui mercati il panico di una crisi bancaria e di un rischio contagio in stile Lehman Brothers.
Tra l’altro il caso dei bond azzerati di Credit Suisse, i bond AT1, ha fatto gridare il mondo della finanza ex Svizzera allo scandalo.
Il salvataggio della banca svizzera, orchestrato dal governo elvetico e dalla banca centrale Swiss National Bank, si è tradotto di fatto in un azzeramento dei bond CoCo di un valore di 16 miliardi circa di franchi, polverizzando miliardi di investimenti, a favore degli azionisti, e ribaltando così la gerarchia in vigore in Europa. Di colpo, i detentori di quei bond CS si sono ritrovati con autentica carta straccia. Valore uguale zero.
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Tutto questo mentre negli Stati Uniti, l’ansia corsa agli sportelli – Bank Run è continuata, come hanno confermato i violenti sell off sul titolo della banca regionale americana First Republic, identificata da molti come il prossimo tassello del domino made in Usa a cadere.
Panico sui mercati già assillati da ansia fuga depositi
Il panico sui mercati europei, già stremati dalla crisi innescata dalla paura di una fuga dei depositi dalle banche dopo il caso Silicon Valley Bank, è conclamato.
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Il tonfo di Deutsche Bank infetta le principali banche europee:
le vendite si accaniscono contro la rivale di Deutsche Bank Commerzbank, che crolla del 9%, contro le svizzere Credit Suisse e UBS, che scivolano di oltre il 7%, la francese Société Générale, il cui titolo precipita anch’esso di oltre il 7%.
L’altra banca francese BNP Paribas collassa di oltre il 6%, così come fanno le azioni della britannica Barclays.
Bagno di sangue anche sui titoli delle banche italiane: Mps-Monte dei Paschi di Siena e UniCredit capitolano di oltre il 5%, Banco BPM e Bper si confermano i titoli bancari più bombardati dai sell sul Ftse Mib, lasciando sul terreno entrambi più del 6%.
Deutsche Bank: i numeri della banca numero uno in Germania
Deutsche Bank, la banca tedesca risorta dalle sue ceneri, è appena reduce da un 2022 positivo, anno in cui ha assistito a un balzo del suo utile netto, su base annua, pari a +159%, a 5 miliardi di euro.
Il gigante ha chiuso il quarto trimestre del 2022 riportando il decimo trimestre consecutivo di utili, dopo il completamento del processo di ristrutturazione lanciato nel 2019, volto a ridurre i costi e a migliorare il proprio livello di redditività.
Il CET1 di Deutsche Bank si è attestato alla fine del 2022 al 13,4%.
Non tutti sono tuttavia ottimisti sulla banca numero uno della Germania.
Nel commentare le condizioni di salute dell’istituto e il boom dei cds schizzati al record degli ultimi quattro anni – stando ai dati riportati da S&P Market Intelligence – Stuart Cole, responsabile economista della divisione macro di Equiti Capital, ha così commentato al Guardian:
“E’ un po’ di tempo che Deutsche Bank è sotto i riflettori, in modo simile a quanto lo era stata Credit Suisse. (La banca teutonica) esce da diversi periodi di ristrutturazione e di cambiamenti di leadership, volti a rimetterla in piedi in modo solido. Ma finora nessuno di questi sforzi sembra aver davvero funzionato”.
E oggi ci sono notizie anche su UBS, la banca convinta dalle autorità svizzere a farsi carico della patata bollente Credit Suisse.
Bloomberg News ha riportato alcune indiscrezioni secondo cui sia Credit Suisse che UBS sarebbero tra le banche finite nel mirino delle autorità federali degli Stati Uniti, in quanto sospettate di aver aiutato gli oligarchi russi a evadere le sanzioni inflitte contro Mosca per l’invasione dell’Ucraina.
Un articolo di Reuters riporta che Credit Suisse e UBS hanno preferito non rilasciare commenti, mentre il dipartimento di Giustizia Usa non ha risposto ancora alla richiesta di commenti inoltrata dall’agenzia di stampa.