Deutsche Bank avverte la BCE: è ora di normalizzare la politica monetaria
“Nonostante il rafforzamento dell’euro, l’era del denaro a basso costo in Europa deve finire”. John Cryan, Chief Executive di Deutsche Bank, non è tipo da girarci troppo intorno: lo spauracchio è rappresentato dalla creazione di bolle finanziarie. “Stiamo rilevando segnali di bolle in diversi comparti del mercato dei capitali”, ha detto Cryan nel corso di una conferenza organizzata dalla testata Handelsblatt.
“Il mercato azionario sembrerebbe conoscere solo una direzione”, ha detto il CEO dopo aver citato i prezzi da record raggiunti dal comparto immobiliare. “Ho accolto con favore la volontà della Federal Reserve, e ora della Banca Centrale Europea, di eliminare gradualmente le politiche monetarie espansive”.
Con l’obiettivo di rinvigorire l’economia di Eurolandia, e in particolare rilanciare i prezzi al consumo, la Banca Centrale Europea negli ultimi anni ha messo in campo un mix di misure, composto da tassi di interesse in quota zero per cento (negativi nel caso delle “Deposit facility”) e creazione di moneta, che da subito si è scontrato con l’incapacità tedesca di staccarsi dalla vecchia ortodossia monetarista.
Innovazioni tecnologiche sono inarrestabili
“Nella nostra banca abbiamo persone che svolgono lavoro meccanici comportandosi come robot. Domani avremo robot che si comportano come persone”. Per Cryan il numero di impiegati che saranno rimpiazzati da macchine, “è elevato”. “Abbiamo bisogno di un approccio più rivoluzionario”. Attualmente in Deutsche Bank lavorano in 100 mila, in futuro “non avremo bisogno di tutte queste persone”.
Il nuovo hub finanziario europeo? È Francoforte
Per quanto riguarda il processo di ridefinizione dell’hub finanziario europeo nel contesto post-Brexit, il manager ha rimarcato il ruolo di Francoforte. “C’è una sola città in Europa che può soddisfare questi requisiti, e quella città è Francoforte”, ha detto Cryan facendo riferimento alla presenza nella città tedesca di autorità di supervisione, studi legali, società di consulenza e dotazioni infrastrutturali. “La scelta non è tra Dublino, Parigi o Francoforte, è tra New York, Singapore o Francoforte”.