Deutsche Bank: 800 dipendenti traslocheranno in BNP Paribas. Occhio a correlazione titolo-tassi Bund
Deutsche Bank trasferirà 800 dipendenti che prestano servizio nella sua divisione di prima brokerage a BNP Paribas. E’ quanto riporta il Financial Times. Il rumor è stato confermato anche da Reuters che, sulla base di quanto indicato da una fonte, ha precisato che un accordo tra i due colossi bancari europei potrebbe arrivare nelle prossime settimane.
Lo scorso mese altre fonti avevano segnalato a Reuters l’intenzione di Barclays di rilevare una fetta della divisione di prime brokerage di Deutsche Bank, che eroga servizi agli hedge funds.
La maggior parte del personale che sarà trasferito nelle sedi di BNP Paribas opera al momento negli uffici di Londra e New York. Un accordo con BNP permetterebbe alla banca tedesca di non dover versare le liquidazioni ai dipendenti che saranno colpiti dalla misura.
La decisione di Deutsche Bank – ma finora nessuna delle due banche europee ha confermato le indiscrezioni – va considerata nell’ambito del maxi-piano di ristrutturazione che il colosso tedesco ha annunciato qualche mese fa, e che ha un valore di 7,4 miliardi di euro.
Qualche settimana fa un articolo della CNN ha fatto il punto della situazione in cui versa il colosso tedesco.
“Una volta superstar dell’Europa, Deutsche Bank è oggi un disastro. La principale banca tedesca sta riducendo rapidamente la sua forza lavoro, sta perdendo soldi e sta assistendo al calo dei suoi titoli, che viaggiano nei pressi dei minimi storici”.
I fattori alla base della sua crisi sono diversi, ma l’articolo ha messo in risalto l’effetto dei tassi negativi lanciati dalla Bce. I tassi hanno minato, infatti, e in modo importante, la redditività delle banche dell’area euro.
“Con la sua politica non ortodossa – scriveva la Cnn – la Bce ha reso tremendamente difficile riuscire a restituire lustro al campione del sistema bancario tedesco”.
“Il modello di business di gestione di una banca in un contesto di tassi negativi è molto distruttivo”, aveva commentato Jeffrey Sherman, co-gestore di portafoglio del Fondo di reddito fisso DoubleLine Core Fixed Income Fund.
Sherman aveva fatto notare che c’è stata una forte correlazione, pari allo 0,85%, tra il titolo Deutsche Bank e il trend dei rendimenti dei Bund tedeschi a dieci anni, nel corso dell’ultimo anno.
Il titolo del colosso tedesco scambiato sul Nyse, ha ricordato la Cnn, valeva 124 dollari nel maggio del 2007, all’alba della crisi finanziaria globale. Deutsche Bank ora è scambiata ad appena 8 dollari, in calo di oltre -90% rispetto al record del periodo precedente la crisi.
Alla borsa di Francoforte e alle 16 ora italiana il titolo Deutsche bank cede lo 0,80% a 6,42 euro circa. Il 25 maggio del 2007, il titolo era scambiato a 106,55 euro. Da allora, anche a Francoforte la perdita è stata del 90% circa.
Gran parte delle perdite è stata accusata molto prima del lancio dei tassi di interesse negativi da parte della Bce di Mario Draghi, avvenuto nel giugno del 2014. Allo stesso tempo, dal lancio dei tassi sotto lo zero, le quotazioni di Deutsche Bank hanno perso il 77% del loro valore.
Intervistato anche lui dalla Cnn, Danielle DiMartino Booth, AD e responsabile strategist per Quill Intelligence, si è così espresso: “State colpendo praticamente un animale ferito caduto a terra. I tassi di interesse negativi hanno praticamente annichilito le banche europee”. Che, dal famoso lancio nel 2014, fino alla fine di luglio, hanno perso più del 40% del loro valore (riferimento al sottoindice Euro Stoxx Banks Index).