Cosa ‘regala’ il 2020? Intesa migliore per dividendo 2020, Azimut per performance
Il Ftse Mib si appresta a chiudere un anno da record segnando una performance circa del 30% YTD. Un risultato importante che non vedeva dal 1998. Non poteva mancare dunque un articolo dedicato alle opportunità di Borsa per il 2020.
A seguire infatti commentiamo le tabelle dei titoli del Ftse Mib divisi per settori e ordinati per dividend yield stimato nel 2020 dagli analisti, ma non solo. Per arricchire ulteriormente tali tabelle, l’Ufficio Studi di FOL ha inserito altri dati quali performance YTD e market cap.
Inoltre, trovate anche il P/E forward e l’EPS forward, ovvero quelli stimati a dodici mesi. Entrambi vengono rapportati al valore medio degli ultimi 5 anni. Come usarli? I titoli più interessanti sul ratio sono quelli che evidenziano uno sconto del P/E forward attuale rispetto alla media a 5 anni e contemporaneamente mostrano EPS forward attuale maggiore della sua media. Il che significa che il titolo è a sconto sul P/E, nonostante gli analisti abbiano alzato le stime sull’EPS, ad indicare buona salute sui fondamentali. Una base di partenza su cui fare i propri ragionamenti, magari accostandoci l’analisi tecnica.
Partiamo allora dal comparto dei finanziari che soli fanno circa il 30% della market cap del listino.
Ad oggi il podio per dividend yield stimato del settore finanziario è occupato da: Intesa Sanpaolo con il 7,15%, che figura essere anche il titolo con il rendimento del dividendo sul prezzo più interessante del Ftse Mib, Unipol Sai con il 6,16% e Azimut Holding con il 5,5%. Tra l’altro Intesa Sanpaolo e Azimut Holding, quest’ultima regina indiscussa per performance 2019 (circa il 130%), evidenziano anche P/E a sconto sulla media storica e EPS invece in crescita. Detto questo, gli analisti hanno come target su Intesa Sanpaolo i prezzi attuali a 2,38 euro, con 7 buy, 14 hold e 9 sell. Azimut vede invece target a 18,81 euro, quindi più basso del 12% rispetto ai prezzi attuali: 3 buy, 7 hold e 2 sell. Interessante anche Poste Italiane, che a fronte di una performance di tutto rispetto YTD (circa 48%) mostra P/E a sconto (-3,7%) e EPS in crescita del 45%. Buono il dividendo atteso al 4,8%.
Il settore degli energetici rappresenta da solo circa il 34% della capitalizzazione del Ftse Mib. All’interno troviamo le più grandi utility e società dell’Oil&gas italiano.
La tabella parla chiaro. A fronte di performance decisamente migliori per le utility nel 2019, i titoli di questo comparto sono però piuttosto cari sul P/E. Più interessanti quelli dell’Oil&gas, in particolare Eni e Tenaris. E la classifica best dividendo stimato 2020? Primo posto per Eni con il 6,3%, seguono Snam e Enel, rispettivamente con il 5,35 e 5,07%. Target price medio degli analisti su Eni è 16,34 euro, con un upside del 17%. 19 analisti consigliano di comprare la oil major, 10 di tenere la posizione e 3 di vendere. Quanto a Tenaris, il consensus stima target a 12,07 euro, con un rendimento potenziale del 18% (10 buy, 6 hold e 2 sell).
Infine, inseriamo insieme tutti gli altri settori del Ftse Mib che insieme presentano una market cap complessiva circa del 37% dell’indice.
Qui in termini di dividend yield le differenze si vedono in maniera molto più marcata. I primi 3 in classifica infatti: Atlantia (5,7%), FCA (4,6%) e Pirelli (3,7%) staccano tutti gli altri. Secondo l’analisi sui multipli, sono diverse le opportunità: dalla stessa Atlantia che però vede una situazione molto delicata con lo scontro in atto con il Governo, a Recordati. Quest’ultima nonostante la buona performance pari al 26% YTD, evidenzia P/E a sconto (-2,2%) e EPS stimato al rialzo (+38,3%). Sul titolo gli analisti sono positivi (buy: 3; hold: 5; sell: 1), mentre il target price è a 41,26 euro, con upside del 8%. Molto interessante sui multipli anche Leonardo. Il titolo presenta uno sconto di oltre il 50% sul P/E. Gli analisti hanno come prezzo target 13,14 euro, con un rendimento potenziale del 23%. 16 gli analisti che consigliano di comprare, 3 gli hold e nessuno di vendere.