Cina tornerà investibile? Pechino cambia rotta e punta sulla crescita
Si è scatenato il panico tra gli investitori dopo il Congresso del Partito cinese di ottobre e sia la borsa di Hong Kong sia il credito high yield del Paese sono saliti di un terzo nelle sette settimane successive all’incontro. Secondo Sahil Mahtani, Strategist di Ninety One, la narrazione del mercato è cambiata a velocità straordinaria in almeno tre modi.
“In primo luogo, gli investitori si aspettavano che i responsabili politici continuassero con la politica draconiana zero Covid della Cina. Invece, hanno cambiato rotta”.
“In secondo luogo, continua Mahtani, gli investitori si aspettavano che i policymakers mantenessero la pressione sul settore privato iniziata nella riunione del Politburo del dicembre 2020. In quell’occasione, termini come “anti-monopolio” e “frenare l’espansione disordinata del capitale” sono entrati per la prima volta nella coscienza del mercato. Nella dichiarazione del Politburo di questo dicembre, invece, i responsabili politici hanno sottolineato “due fattori incrollabili”. Nello specifico, un sostegno incrollabile al settore pubblico e un sostegno incrollabile al settore privato, linguaggio menzionato per l’ultima volta nei giorni felici del 2018”.
“In terzo luogo, nella dichiarazione di dicembre, i responsabili politici cinesi hanno chiarito che le loro priorità politiche per il 2023 consisteranno nel “rafforzare significativamente la fiducia del mercato” e nell'”espandere la domanda interna”. In un certo senso questa direzione di marcia era già evidente nel piano in 16 punti annunciato a metà novembre per stabilizzare il settore immobiliare”.
Questa volta l’obiettivo è la crescita continua l’analista.
“Pertanto, il cambiamento di politica è ora abbastanza chiaro. Prevedibilmente, è arrivato proprio quando gli investitori avevano iniziato a discutere se la Cina fosse “non investibile”, qualunque cosa significhi”.
“Quali sono le prospettive per il prossimo anno? C’è ovviamente incertezza sulla politica zero-Covid, sul mercato immobiliare e sull’entità dei prossimi stimoli. Quest’ultimo è, in parte, la continuazione dell’allentamento monetario e creditizio in corso da tutto l’anno. E, come in Occidente, è improbabile che la riapertura proceda in linea retta. Come dimostra la nostra esperienza, le ondate di Covid sono possibili e forse probabili. Ma proprio come la scoperta del vaccino a novembre nel 2020 è stata un importante motore del rally dei mercati sviluppati, nonostante le due successive ondate Covid, così la decisione della Cina di porre fine ai lockdown e di raddoppiare gli stimoli economici potrebbe essere un fattore chiave, qualunque cosa accada dopo”.