Chiusura Borse oggi, 8 Novembre 2023: Indici in lieve rialzo. Piazza Affari guadagna lo 0,2%
Le principali borse europee chiudono la sessione in leggero rialzo, gli investitori attendono di vedere come si svilupperà la politica monetaria negli Stati Uniti e in Europa. Nel frattempo, i prezzi del petrolio continuano a diminuire, alimentando speranze di un rallentamento dell’aumento dei prezzi.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 8 Novembre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni segnando un +0,60%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib segna un ribasso dello 0,19%. Il DAX che segna un +0,47%, seguito dal Cac40 francese che guadagna lo 0,72%.
SEGUI: Indici di Borsa Mondiali
Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Tra i titoli principali nella Borsa di Milano, spiccano le performance di BancoBpm che ha avuto un incremento dell’1,30%. Banca MPS ha registrando un aumento del 3,28%. Iveco group recupera terreno con un incremento del 2,63%.
D’altra parte, crolla Tenaris che perde il 3,11% e Saipem del 2,37%. Male anche Recordati che perde il 2,69%.
SEGUI: Quotazioni titoli Piazza Affari
Andamento Spread Btp / Bund
Nel comparto obbligazionario, il rendimento dei titoli di Stato italiani a 10 anni ritorna al 4,48%, mentre i rendimenti dei Treasury a 10 anni ritorna a 4,59%. Lo spread Btp-Bund stabile nuovamente, ritornando a 185 punti base.
SEGUI: Valore Spread BTP/BUND 10 anni di oggi in tempo reale
Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro ritorna nuovamente a 1,071. Il petrolio Brent crolla a 80 dollari al barile.
Visione Macroeconomica
Oggi, dal discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, a Washington, non sono emerse chiare indicazioni riguardo alle prossime mosse sui tassi di interesse. Domani, sia Powell che la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, terranno ulteriori discorsi, mantenendo così gli investitori in uno stato di incertezza a causa delle dichiarazioni poco ottimistiche provenienti da vari membri delle rispettive banche centrali.
Nel frattempo, il presidente della Banca d’Inghilterra, Andrew Bailey, ha dichiarato di non prevedere al momento alcuna riduzione del costo del denaro in vista. La politica monetaria dovrà rimanere restrittiva per un periodo prolungato, dato che persistono rischi al rialzo per l’inflazione.