Chiusura Borse oggi, 7 luglio 2023: Europa positiva al termine dell’ottava dopo il job report Usa
Le principali Borse europee chiudono l’ultima seduta della settimana in rialzo, rialzando la testa dopo due sessioni difficili.
Nel frattempo, Wall Street procede poco mossa dopo i dati sul mercato del lavoro di giugno.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 7 luglio 2023
Indici Europa e Italia
A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib archivia le contrattazioni in rialzo dello 0,99% a 27.778,32 punti.
L’indice Euro Stoxx 50 termina la seduta in progresso dello 0,3%. Positivo il Dax di Francoforte (+0,5%) e il Cac 40 francese (+0,4%), mentre l’Ibex 35 spagnolo perde lo 0,4%.
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
All’interno del paniere principale di Piazza Affari vendite soprattutto Saipem (+4,7%), Iveco (+3,7%), Finecobank (+3%) e Bper Banca (+2,7%).
Al contrario, si muovono in controtendenza Amplifon (-1,7%) Terna (-0,9%) e Inwit (-0,8%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Rendimenti in calo sulle scadenze più brevi, con il biennale statunitense al 4,91% mentre il decennale resta in area 4,03%. In Europa, lo spread Btp-Bund si contrae a 171 punti base, con il decennale italiano in discesa al 4,34%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro risale a 1,095 e il dollaro/yen scende a 142,3. Tra le materie prime il petrolio (Brent) supera i 77 dollari al barile, avviandosi verso un secondo guadagno settimanale dopo che Arabia Saudita e Russia hanno ridotto le forniture e le scorte di greggio degli Stati Uniti sono diminuite.
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Focus su job report Usa
Il rapporto del Dipartimento del Lavoro ha evidenziato non farm payrolls sotto le attese ma ancora elevati (209 mila), un tasso di disoccupazione in calo al 3,6% e una crescita sostenuta dei salari medi orari (+4,4% su base annua). Numeri che mostrano un parziale raffreddamento ma lasciano ancora spazio per un altro rialzo dei tassi da parte della Fed a settembre, dopo la stretta di luglio ormai data per scontata.
Nel frattempo, in Europa, la produzione industriale tedesca ha registrato una flessione mensile dello 0,2% a maggio, ravvivando i timori per una terza contrazione consecutiva del Pil nel secondo trimestre dell’anno. In Italia le vendite al dettaglio di maggio sono cresciute a sorpresa dello 0,7% congiunturale.