Chiusura Borse oggi, 6 ottobre 2023: Piazza Affari la migliore, in rialzo dell’1,13%
Un sorprendente rapporto sull’occupazione USA ha superato ampiamente le previsioni, registrando la creazione di ben 336.000 nuove posizioni lavorative nel mese di settembre. Si tratta del massimo livello degli ultimi otto mesi, un risultato che ha innescato una serie di reazioni nei mercati azionari europei. Nonostante l’inaspettato sviluppo, i mercati hanno resistito alla pressione, mantenendo saldi gran parte dei profitti iniziali.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 6 Ottobre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni segnando un +1,10%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib segna un rialzo dell’1,13%. Molto bene anche il DAX che segna un +1,09%, seguito dal Cac40 francese che guadagna lo 0,88%.
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
In primo piano spiccano BPER Banca, che registra un apprezzamento del 3%. Prestazioni altamente positive sono state evidenziate anche per Banca MPS (+2,88%), BancoBPM (+3,46%) e UniCredit (+2,86%). Bene anche Intesa Sanpaolo che ha segnato un aumento dell’1,59%. Chiudono la sessione in negativo invece: Telecom Italia in ribasso del 5,89%, Campari del 1,43% e Prysmian del 1,16%
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Andamento Spread Btp / Bund
Nel comparto obbligazionario, Treasury decennale in calo al 4,71%. Lo spread Btp-Bund arriva a quota 201 punti base, con il decennale italiano che ritorna a 4,89%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro recupera terreno avvicinandosi a quota 1,060. Mentre il petrolio Brent stabile a 84 dollari al barile.
Prospettive economiche USA ed Europa: Tassi d’Interesse e Indicatori Chiave in Primo Piano
Il panorama finanziario statunitense ha manifestato un notevole miglioramento in seguito a un avvio negativo, alimentato dalla persistente forza del mercato del lavoro, il quale potrebbe esercitare pressioni sulla Federal Reserve per implementare un ulteriore rialzo dei tassi di interesse.
Nel contesto europeo, i dati sugli ordini manifatturieri tedeschi hanno superato le aspettative per il mese di agosto, mentre nello stesso periodo si è assistito a un declino nelle vendite al dettaglio in Italia.
Riguardo alla politica monetaria, Isabel Schnabel, membro del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (BCE), ha suggerito la possibilità di ulteriori rialzi dei tassi d’interesse in caso di incremento salariale, profitti aziendali rilevanti o nuove tensioni nell’approvvigionamento, con l’obiettivo di contenere l’andamento inflazionistico. Al contempo, Klaas Knot, rappresentante della Banca dei Paesi Bassi, ha espresso la convinzione che la BCE disponga di un piano credibile per riportare l’inflazione al target del 2% entro il 2025, mediante l’attuale ciclo di rialzi dei tassi d’interesse.