Chiusura Borse oggi, 30 marzo 2023: Europa chiude con tutti segni più, domani i dati inflazione eurozona e Usa
Seduta che si chiude all’insegna degli acquisti per le borse europee, anche sulla scia della positività a Wall Street. In tal senso, l’indice S&P500 si trova al momento in rialzo dell’1% a quota 4.000 punti, mentre il Nasdaq viaggia sui massimi da agosto in scia alle aspettative di tagli dei tassi entro fine anno, con un tasso atteso intorno al 4,3% rispetto al 5% attuale.
Le preoccupazioni dei giorni scorsi per la tenuta delle banche sono passate in secondo piano e gli operatori attendono i dati di domani sull’inflazione dell’eurozona e degli Usa, da interpretare in ottica di politica monetaria.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 30 marzo 2023
Indici Europa e Italia
In Europa, l’indice Euro Stoxx 50 chiude con un rialzo dello 1,3% trovandosi così a quota 4.284 punti.
A Milano, l’indice Ftse Mib chiude la seduta con un guadagno dell’1,06% a 27.021,04 punti.
Acquisti anche sul Dax di Francoforte che archivia la seduta a 15.520 punti con un rialzo dello 1,2%, ma anche sull’Ibex 35 spagnolo (+1,6%) e sul Cac 40 francese (+1,1%).
SEGUI: Indici di Borsa Mondiali
Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari gli acquisti premiano Banca Mps (+2,9%), Saipem (+2,8%) e STM (+2,6%).
Al contrario, vendite su Tenaris (-1,4%), Poste Italiane (-1,1%) e Terna (-1,1%).
SEGUI: Quotazioni titoli Piazza Affari
Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, il rendimento del Treasury biennale risale oltre il 4,1% e il decennale rimane intorno al 3,55%.
Spread Btp-Bund in lieve aumento a 184 bp con il decennale italiano al 4,2%.
SEGUI: Valore Spread BTP/BUND 10 anni di oggi in tempo reale
Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro stabile si avvicina a quota 1,09 e il dollaro/yen oscilla tra 132 e 133. Tra le materie prime il petrolio (Brent) rimane sopra gli 78 dollari al barile.
SEGUI: Forex e mercato delle valute
Dati macro di oggi
La crescita del Pil statunitense nel quarto trimestre del 2022 è stata rivista dal 2,7% al 2,6%, mentre le richieste di indennità di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate per la prima volta in tre settimane, suggerendo un parziale indebolimento in un mercato del lavoro ancora robusto.
In Europa, l’inflazione preliminare di marzo in Germania ha evidenziato un rallentamento al 7,4% annuo, dall’8,7% di febbraio. In uscita domani i prezzi al consumo della zona euro e il deflatore Pce Usa.