Notizie Chiusura Borse oggi, 3 Ottobre 2023: Listini europei in rosso. Piazza Affari perde l’1,34%

Chiusura Borse oggi, 3 Ottobre 2023: Listini europei in rosso. Piazza Affari perde l’1,34%

3 Ottobre 2023 17:52

Chiusura negativa per le principali borse europee per il secondo giorno della settimana. La volatilità rimane elevata a causa di alcuni dichiarazioni da “falco” da parte di rappresentanti della Federal Reserve americana, che aumentano l’apprensione riguardo a tassi di interesse elevati a lungo termine.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 3 Ottobre 2023

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni  a -1,02%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib segna un calo dell’1,34%. Anche il Dax tedesco archivia una sessione negativa (-1,08%), seguito dal Cac40 francese (-1,01%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, si distinguono: Banca MPS (+1,06%), Amplifon (+0,90%) e Tenaris (+0,73%). I peggiori della sessione risultano: Prysmian (-5,15%), Nexi (-3,03%) e Enel (-2,54%).

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Andamento Spread Btp / Bund

Nel comparto obbligazionario, Treasury decennale in rialzo al 4,79%. Lo spread Btp-Bund sale a quota 196 punti base, con il decennale italiano prossimo ai 4,91%.

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Forex e Commodity

Sul Forex, resta debole l’euro/dollaro quotando a 1,045. Le quotazioni del greggio restano stabili, con il Brent a 91 dollari al barile.

Titoli di Stato in rialzo, azionario sotto pressione

Con l’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato sia da un lato che dall’altro dell’Oceano, l’azionario sta affrontando sfide, specialmente quando le banche centrali adottano una politica monetaria rigorosa. Sia la Federal Reserve e la Bce hanno annunciato che i tassi di interesse rimarranno elevati per un periodo prolungato, al fine di contrastare l’ascesa dell’inflazione.

Le preoccupazioni per le prospettive economiche rimangono elevate, poiché i dati evidenziano una fragilità nelle principali economie globali.

Il JOLTS Job Openings rilasciato alle 16:00 ha stupito positivamente gli investitori, continuando a favorire una pressione rialzista per il dollaro.