Chiusura Borse oggi, 3 marzo 2023: raffica di acquisti per i listini europei
Seduta all’insegna degli acquisti per Piazza Affari e le altre borse europee, che chiudono l’ottava sostenute anche dall’andamento fin qui positivo di Wall Street con il Dow Jones a +0,6%, l’S&P500 a +0,9% e il Nasdaq a +1,1%.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 3 marzo 2023
Indici Europa e Italia
A Milano, l’indice Ftse Mib ha accelerato nel pomeriggio chiudendo la seduta in rialzo dell’1,56% a quota 27.825,08 punti. L’indice Euro Stoxx 50 termina in progresso dell’1,3%, trovandosi così a quota 4.294 punti.
Positivo anche il Dax di Francoforte in rialzo dell’1,6% e il Cac 40 francese (+0,9%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul listino principale di Piazza Affari, svetta Inwit (+8,2%), che ha diffuso risultati in crescita nel 2022 e target finanziari convincenti per il periodo 2023-2026. Bene anche Amplifon (+6,7%) seguita da Prysmian (+4,3%) dopo le nuove commesse in Olanda per complessivi 1,8 miliardi di euro.
Al contrario, vendite su Saipem (-2,1%) e Campari (-0,5%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, i rendimenti sono generalmente in calo dopo l’impennata di ieri, con lo spread Btp-Bund in flessione a 183 punti base e il decennale italiano al 4,57%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, cambio euro/dollaro orna in area 1,06 mentre fra le materie prime il petrolio (Brent) supera gli 85 dollari al barile e si appresta a realizzare il primo guadagno settimanale nelle ultime tre ottave, grazie all’ottimismo per la ripresa della Cina.
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Mercato vede tasso terminale Fed al 5,5% a settembre
A sostenere il sentiment ha contribuito l’accelerazione dei Pmi Caixin servizi e composito cinesi. Anche l’eurozona a febbraio ha registrato la più forte espansione dell’economia dal giugno 2022, mente l’indice ISM servizi statunitense è rimasto sostanzialmente stabile a 55,1 punti, confermando la solidità del settore.
Numeri che rischiano di complicare il compito delle banche centrali, ma i mercati sembrano aver già prezzato i prossimi aumenti dei tassi. Inoltre, hanno accolto positivamente i commenti del presidente della Federal Reserve Bank di Atlanta, Raphael Bostic, secondo cui la banca centrale potrebbe interrompere il ciclo di inasprimento monetario quest’estate.
I mercati degli swap ora valutano un tasso terminale della Fed di quasi il 5,5% a settembre e alcuni trader si spingono persino al 6%. In Europa, l’ipotesi più probabile è quella di un incremento complessivo del costo del denaro pari a 150 punti base entro fine anno.
Cosa ci aspetta la prossima settimana
Per quanto riguarda la prossima settimana, focus soprattutto sull’audizione semestrale di Jerome Powell al Congresso, in programma martedì e mercoledì, e sul job report statunitense di venerdì. In programma anche l’ultima riunione della Bank of Japan sotto la guida di Kuroda.