Chiusura Borse oggi, 3 marzo 2023: prevalgono gli acquisti nonostante i deboli dati macro della zona euro
Seduta che si chiude con prevalenza di segni più per Piazza Affari e le altre borse europee, mentre a Wall Street l’S&P 500 avanza dello 0,6% e il Nasdaq 100 guadagna oltre l’1%.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 6 marzo 2023
Indici Europa e Italia
A Milano, l’indice Ftse Mib ha accelerato nel pomeriggio chiudendo la seduta in rialzo dello 0,45% a quota 27.949,29 punti. L’indice Euro Stoxx 50 termina in progresso dello 0,5%, trovandosi così a quota 4.314 punti.
Positivo anche il Dax di Francoforte in rialzo dello 0,5% e il Cac 40 francese (+0,3%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul listino principale di Piazza Affari, svetta Telecom Italia (+3,1%) dopo l’offerta di Cdp e Macquarie per la rete, valida fino al 31 marzo e migliorativa rispetto a quella del fondo KKR. Secondo indiscrezioni, la proposta valuterebbe MetCo 18 miliardi, con circa 2-2,5 miliardi in termini di cassa effettiva e quindi a disposizione della riduzione del debito di Tim.
Tra i migliori anche Banco Bpm (+2,3%) e Bper Banca (+2%).
Al contrario, vendite su Amplifon (-2,2%) dopo i guadagni di venerdì, in calo Saipem (-1,5%) e Fineco (-1,5%) che nel mese di febbraio ha realizzato raccolta netta di 870 milioni di euro (1,6 miliardi da inizio anno).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, i rendimenti tornano sui livelli della scorsa ottava, con lo spread Btp-Bund intorno a 180 punti base e il decennale italiano al 4,52%.
Intanto ha preso il via il collocamento della diciannovesima emissione del Btp Italia, il titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione nazionale con cedola minima provvisoria del 2% pagata ogni sei mesi.
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Forex e Commodity
Sul Forex, cambio euro/dollaro si attesta a 1,065 mentre fra le materie prime il petrolio (Brent) si mantiene sopra gli 85 dollari al barile.
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Dati macro eurozona deludono le attese
Giornata scarna di appuntamenti macro. I dati di gennaio sulle vendite al dettaglio della zona euro hanno registrato un incremento dello 0,3% su base mensile, inferiore allo 0,6% previsto dagli analisti. Un incremento modesto che suggerisce un inizio d’anno debole per i consumi, a causa dei prezzi elevati. Inoltre, a marzo, l’Indice Sentix che misura la fiducia degli investitori nella zona euro è sceso inaspettatamente da -8 a -11,1 punti, trascinato al ribasso da un calo delle aspettative in scia i timori che la ripresa economica di primavera sia di breve durata.
Domani e dopodomani l’attenzione si sposterà sull’audizione di Jerome Powell al Congresso americano, mentre venerdì verrà diffuso il job report di febbraio. Da questi appuntamenti emergeranno informazioni utili per capire le prossime mosse delle banche centrali, dopo l’adeguamento al rialzo, nelle ultime settimane, delle aspettative sui tassi di interesse.