Notizie Indici e quotazioni Chiusura Borse oggi, 3 gennaio 2024: Europa negativa, stasera verbali Fed

Chiusura Borse oggi, 3 gennaio 2024: Europa negativa, stasera verbali Fed

3 Gennaio 2024 17:42

Seduta in ribasso per le borse europee, frenate anche dall’andamento negativo di Wall Street in questo avvio di 2024. Gli operatori continuano a monitorare i dati macro e le indicazioni degli esponenti di politica monetaria, per aggiustare le aspettative sui tagli dei tassi nel corso dell’anno. Al  momento, i trader scontano fino a sei tagli dei tassi di interesse da parte di Fed e Bce, già a partire da questa primavera.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 3 gennaio 2024

Indici Europa e Italia

In Europa, l’indice Euro Stoxx 50 archivia la seduta in calo dell’1,4%, in linea con il paniere principale di Piazza Affari, l’indice Ftse Mib, che termina gli scambi in ribasso dell’1,4% a 30.100 punti.

In rosso anche  il Dax tedesco (-1,4%), il Cac40 francese (-1,6%) e l’Ibex35 spagnolo (-1,3%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Banca Monte Paschi Siena, spinta già ieri dai segnali positivi giunti dal ministro Giorgetti sull’iter per l’uscita del Tesoro dalla banca senese.

In evidenza anche Leonardo mentre chiudono in coda i titoli del lusso Moncler e Brunello Cucinelli. Pesa soprattutto l’outlook prudente di Ubs sul lusso, alla luce della domanda debole in Cina e dell’assenza di fattori in grado di spingere le vendite.

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Andamento Spread Btp / Bund

Sull’obbligazionario, il rendimento Btp decennale italiano oscilla intorno al 3,7%, con lo Spread BTP/BUND in rialzo. Il Treasury decennale americano è tornato oltre il 3,95%.

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Forex e Commodity

Sul Forex, l’euro/dollaro scende ulteriormente, avvicinandosi a quota 1,09 e il dollaro/yen risale a 143,4.

Tra le materie prime, il Petrolio Brent riprende a guadagnare terreno, grazie alle tensioni nel Mar Rosso e torna in area 78 dollari al barile.

I dati macro di oggi: Ism ancora in contrazione

Sul fronte macro, il tasso di disoccupazione in Germania è salito al 5,9% nel mese di dicembre.

Negli Usa, resta in contrazione l’Ism manifatturiero. A dicembre l’indice è salito a 47,4 punti, sopra le attese di 47,1 e il dato precedente i 46,7 punti di novembre, ma è rimasto sotto i 50 punti per il quattordicesimo mese consecutivo, il periodo più lungo dalla recessione del 2008-2009.

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, i nuovi posti nel settore privato (JOLTS) sono risultati pari a 8.790.000 unità nel mese di novembre, in calo rispetto al dato precedente di 8.852.000 unità.

Intanto, il presidente della Fed di Richmond Thomas Barkin (votante dal 2024) ha tenuto un discorso sull’outlook economico ma si è astenuto dal fornire previsioni sulle tempistiche del primo taglio dei tassi da parte della banca centrale statunitense. “Le condizioni sono in continua evoluzione”, ha affermato, e “lo stesso vale per il nostro approccio.”

Gli eventi chiave dei prossimi giorni: inflazione Ue e job report

Stasera l’attenzione si sposterà sulle minute della Fed, ma la giornata chiave della settimana sarà probabilmente venerdì, con i dati sull’inflazione della zona euro e il job report sul mercato del lavoro statunitense.

I prezzi al consumo nella regione della moneta unica dovrebbero accelerare nuovamente dal 2,4% al 3% tendenziale, mentre il dato core è previsto in discesa al 3,4%. I nonfarm payrolls statunitensi invece sono attesi in rallentamento a 170 mila, con un tasso di disoccupazione del 3,8%.

A livello macro, da monitorare negli Usa anche l’ISM Servizi e i numeri sull’inflazione di Francia e Germania 8 in programma domani).