Chiusura Borse oggi, 28 luglio 2023: Europa mista dopo i dati macro
Le borse del Vecchio Continente hanno chiuso in ordine sparso al termine di una giornata ricca di dati macro e di un’ottava segnata dalle riunioni della Fed e della Bce.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 28 luglio 2023
Indici Europa e Italia
A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib archivia le contrattazioni in flessione dello 0,3% a 29.500 punti.
Positivo invece il principale listino del Vecchio Continente, l’indice Euro Stoxx 50 che termina le contrattazioni in progresso dello 0,4%. Variazioni contrastanti per il Dax di Francoforte (+0,4%), il Cac 40 francese (+0,15%) e l’Ibex 35 spagnolo (-0,1%).
SEGUI: Indici di Borsa Mondiali
Migliori e Peggiori a Piazza Affari
All’interno del paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Banca Generali (+2,9%) e Azimut (+2,3%) in scia ai rispettivi risultati semestrali e ai giudizi positivi degli analisti, oltre a Iveco (+2,8%), Stellantis (+2,4%)
Al contrario, chiusura negativa per Erg (-6,6%) dopo i conti sotto le attese e il taglio della guidance e Cnh (-6,25%), che paga i dubbi sul settore agricolo nonostante i risultati positivi. Realizzi su Stm (-4,1%) dopo il forte rialzo della vigilia.
SEGUI: Quotazioni titoli Piazza Affari
Andamento Spread Btp / Bund
Lievi rialzi per i rendimenti sull’obbligazionario europeo dopo i cali della vigilia, con lo spread Btp-Bund che si amplia a 161 bp e il decennale italiano al 4,09%.
In calo i rendimenti dei Treasury statunitensi, sia sulla scadenza biennale (4,86%) sia decennale (3,95%).
SEGUI: Valore Spread BTP/BUND 10 anni di oggi in tempo reale
Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro torna sopra quota 1,1 dopo la discesa di ieri in scia alla riunione della Bce. Tra le materie prime il petrolio (Brent) si avvicina agli 84 dollari al barile.
SEGUI: Forex e mercato delle valute
Dati macro: Pil tedesco stagnante, scende inflazione Pce core Usa
In Europa sono stati diffusi i dati su Pil e inflazione di Germania, Francia e Spagna. L’economia tedesca è rimasta invariata nel secondo trimestre, uscendo dalla recessione invernale, mentre l’inflazione ha rallentato al 6,5% (indice armonizzato Ue). Pil sopra le attese (+0,5%) e prezzi al consumo in frenata in Francia (Cpi armonizzato al 5%) mentre in Spagna il Pil cresce dello 0,4% e l’inflazione armonizzata torna ad accelerare al 2,1%.
Negli Usa focus sul Pce core, in rallentamento dal 4,6% al 4,1% su base annua, ai minimi da settembre 2021.
Gli appuntamenti della prossima settimana
Lunedì l’attenzione di focalizzerà principalmente sull’inflazione, in particolare il Cpi core da leggere in ottica Bce, e il Pil dell’eurozona. Attesi gli omologhi dati sulla crescita economica e dei prezzi al consumo in Italia.
Giovedì riflettori puntati sul meeting della Bank of England, che nel frattempo ha nominato l’ex Fed Bernanke per una revisione delle prospettive economiche.
Venerdì, a prendersi la scena saranno i dati americani sul mercato del lavoro, che la Fed monitorerà attentamente in vista della riunione di politica monetaria di settembre. Ricordiamo che sia la Bce sia la banca centrale americana hanno lasciato sul tavolo ogni opzione per i prossimi meeting, ribadendo che ogni scelta dipenderà dal set di dati in arrivo nelle prossime settimane.