Chiusura Borse oggi, 26 luglio 2023: prevalgono le vendite in Europa in attesa della conferenza stampa di Powell
Le borse del Vecchio Continente chiudono la seduta odierna in ribasso, in attesa delle riunioni delle banche centrali e mentre prosegue la stagione di trimestrali in Europa e negli Usa. Andamento prudente, con lievi ribassi, anche per Wall Street prima della conclusione del meeting della Fed, che alzerà i tassi di 25 punti base. Riflettori puntati sulla conferenza stampa di Jerome Powell, per capire se il ciclo di inasprimento monetario sia prossimo alla conclusione.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 26 luglio 2023
Indici Europa e Italia
A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib archivia le contrattazioni in rialzo frazionale dello 0,05% a 28.980,45 punti.
Vendite, invece, sul principale listino del Vecchio Continente, l’indice Euro Stoxx 50 che termina le contrattazioni in ribasso dell’1%. Male anche il Dax di Francoforte (-0,5%), il Cac 40 francese (-1,3%), mentre l’Ibex 35 spagnolo (+0,8%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
All’interno del paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su BPER Banca (+3,9%), Banca MPS (+3,8%) e Stellantis (+2,6%), quest’ultima dopo i risultati migliori delle aspettative. Focus anche sui conti di Unicredit (+0,3%), che ha riportato un utile netto di 2,3 miliardi, sopra le attese, nel secondo trimestre e ha alzato sia la guidance sugli utili sia la distribuzione di valore agli azionisti per il 2023.
Al contrario, chiusura negativa per Campari (-3,1%) dopo la trimestrale frenata dagli effetti dell’inflazione, Moncler (-1,7%) e Amplifon (-1,6%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Rendimenti in rialzo sull’obbligazionario europeo, con lo spread Btp-Bund a 161 bp e il decennale italiano oltre il 4,09%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro sale lievemente in area 1,107 mentre il dollaro/yen scende a 140,4. Tra le materie prime si stabilizza il petrolio dopo i recenti rialzi, con il Brent a 83 dollari al barile.
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Stasera i conti di Meta e domani la Bce
Domani invece si riunirà la Bce, che aumenterà il costo del denaro dello 0,25% e verosimilmente confermerà l’approccio dipendente dai dati in vista di settembre.
In serata diffonderà i conti Meta Platforms, dopo le trimestrali di Alphabet, che ha registrato ricavi oltre le stime degli analisti, e Microsoft, parzialmente frenata dalla crescita meno forte del business cloud.
Venerdì focus sulla BoJ, oltre al dato americano sull’indice Pce core, una metrica importante per l’inflazione americana.