Chiusura Borse oggi, 25 gennaio 2023: seduta fiacca per Europa e Piazza Affari
Seduta fiacca per le borse europee e per Piazza Affari, appesantite anche dai ribassi a Wall Street.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 24 gennaio 2023
Indici Europa e Italia
Il Ftse Mib archivia le contrattazioni poco sotto la parità a quota 25.875 punti. Debolezza generalizzata con l’indice Dax di Francoforte (-0,06%) a quota 15.080 punti, Cac40 francese (-0,09%), l’Ibex 35 di Madrid in calo dello 0,14%.
Al momento, vendite anche Wall Street con tutti e tre i principali indici sotto la parità. Nasdaq in ribasso dell’1,5%, mentre l’indice S&P 500 torna nuovamente sotto i 4.000 punti in calo dell’1%.
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
All’interno del paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Iveco (+3,13%) dopo la firma di un accordo per fornire 500 autobus elettrici in Belgio.
Equita stima che il valore del contratto possa aggirarsi intorno a 40-50 milioni di euro annui.
In luce anche Leonardo (+2,56%), con i mercati intenti a valutare le prospettive per il comparto della difesa dopo l’invio di carri armati a Kiev.
Al contrario, vendite su Interpump (-2,89%), Nexi (-1,77%) e Saipem (-1,79%).
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L’indice Ftse Mib chiude la seduta nei pressi dell’area supportiva dei 25.800 punti, continuando così la fase di lateralità che si protrae da metà gennaio.
In caso di un ritorno degli acquisti, sarà fondamentale il breakout con volumi del livello di resistenza a quota 26.000; mentre solo un ritorno delle quotazioni sotto 25.700 potrebbe fornire i primi segnali di debolezza, con ampliamento delle criticità sotto quota 25.500 punti.
Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario lo spread Btp/Bund si arresta a quota 184 punti base, in rialzo del +2,17%, con il rendimento del decennale italiano intorno al 4%.
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Forex
Il cambio euro/dollaro rimane poco mosso a quota 1,09;
Tra le materie prime, il petrolio potrebbe aver risentito della temporanea assenza degli acquisti da parte degli operatori cinesi in occasione del capodanno. Tuttavia, nel pomeriggio sono stati pubblicati dati settimanali sulle scorte di petrolio migliori delle attese, cosa che ha favorito un recupero del Brent verso quota 86 dollari al barile.
Balzano il nichel, il platino e il palladio dopo che la russa Norilsk Nickel ha comunicato attese di minore produzione per i tre metalli quest’anno.
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Continua la stagione delle trimestrali: giù Microsoft, stasera Tesla e IBM
Intanto, continua la stagione delle trimestrali negli Usa con il Nasdaq a -1,8% dopo i conti di Microsoft. Il colosso tecnologico ha fornito pochi motivi di ottimismo, evidenziando una crescita dei ricavi in rallentamento al ritmo più debole in oltre cinque anni e fornendo previsioni decisamente caute. Dopo i conti il titolo è sceso fino a quasi -5% per poi recuperare e al momento si trova in calo dello 0,5%.
In programma stasera i risultati di Tesla e IBM, dopo quelli già diffusi di Boeing, ASML, AT&T.
Dall’agenda macro è giunto l’indice Ifo tedesco di gennaio, in miglioramento a 90,2 punti, a testimonianza del miglioramento della fiducia delle aziende ai massimi da 7 mesi.
Sul fronte banche centrali, oggi si è riunita la Bank of Canada, che ha alzato i tassi di 25 punti base al 4,5%, dichiarando che i rialzi effettuati sono sufficienti e il costo del denaro verrà mantenuto su questi livelli.
Ricordiamo infine che la settimana prossima si riuniranno anche la Fed, che dovrebbe alzare anch’essa i tassi di riferimento di 25 punti base; mentre dalla Bce ci si attende un rialzo di 50 punti base.