Chiusura Borse oggi, 22 marzo 2023: Europa contrastata, stasera la decisione della Fed
Le borse europee archiviano una seduta dominata dall’incertezza, mentre gli indici di Wall Street oscillano intorno alla parità in attesa di una decisione chiave della Federal Reserve.
I riflettori sono infatti puntati sulla banca centrale americana che, secondo la maggior parte degli analisti, dovrebbe alzare i tassi di 25 punti base, a un intervallo compreso tra il 4,75% e il 5%, nonostante la crisi che ha travolto le banche regionali Usa, dopo il crac di SVB. Intanto un altro istituto, PacWest Bancorp, si sta muovendo per rafforzare la liquidità e proteggersi dopo che i clienti hanno ritirato il 20% dei loro depositi dall’inizio dell’anno.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 22 marzo 2023
Indici Europa e Italia
A Milano, l’indice Ftse Mib chiude la seduta con un rialzo dello 0,12% a 26.523,33 punti.
Acquisti anche sull’indice Euro Stoxx 50 che chiude con un guadagno dello 0,3% trovandosi così a quota 4.194,75 punti.
Bene anche il Dax di Francoforte che archivia la seduta in progresso dello 0,2% a 15.217,65 punti; contrasti Ibex 35 spagnolo (-0,4%) e Cac 40 francese (+0,3%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, i migliori sono Iveco (+4%), Leonardo (+1,7%) e Amplifon (+1,5%).
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Banco BPM (-2,7%) e Azimut (-2,6%) e A2A (-2%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Per quanto riguarda l’obbligazionario Usa, il biennale è poco mosso al 4,19% e il decennale si attesta al 3,58%.
In Europa, lo spread Btp-Bund si amplia leggermente a 183 punti base, con il decennale italiano al 4,18%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, la sterlina scambia a 1,223 dollari, riducendo i precedenti guadagni innescati dal rimbalzo dell’inflazione del Regno Unito (10,4% a febbraio) che complica i piani della BoE in vista della riunione di domani.
L’euro/dollaro è in lieve rialzo a 1,079 dopo le parole di Lagarde, che si è impegnata ad adottare un approccio “robusto” per consentire ai responsabili politici di rispondere ai rischi di inflazione, ma anche aiutare i mercati finanziari in caso di minacce. Il Bitcoin si è avvicinato a $ 29.000 per la prima volta da giugno.
Tra le materie prime il petrolio (Brent) viaggia poco sotto i 76 dollari mentre l’oro si è ridimensionato a 1.947 dollari l’oncia.
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